Una panchina spaccata, uno specchio rotto da tre mesi e cespugli di erba alta anticipano l’ingresso alla breve salita che conduce alla Basilica di San Valentino.Che dovrebbe essere il biglietto da visita principale per una città che ha il vanto e l’onore di avere un Santo Patrono universalmente riconosciuto. Verrebbe da supplicare:San Valentino perdonaci!
E quando i cittadini non sanno più a quale “Santo” rivolgersi si rivolgono a noi sperando che accendendo un faro su una determinata criticità chi ha il dovere, intervenga.
L’appello che fa la signora Paola è accorato:NESSUNO CI PENSA PIU’ , DIMENTICATI NEL DEGRADO PIU’ TOTALE …SPERO SOLO CHE IL NUOVO SINDACO CI PRENDA IN CONSIDERAZIONE ALMENO SOLO PER RIMETTERE UNO SPECCHIO ROTTO DA TRE MESI DA UNA DITTA DELL’ ASM …IN UN INCROCIO MOLTO PERICOLOSO E DOVE LA VELOCITA’ NON E’ MODERATA AFFATTO!! …spero da cittadina che vengano prese in considerazione anche le denunce di persone comuni.
Tutto ciò non è ammissibile ovunque, lo è ancora meno in quel luogo che dovrebbe essere una porta principale della città. Con poche centinaia di euro si fa il minimo sindacale.