Il Movimento 5 stelle di San Gemini accende un faro sulla situazione alla Acque Sangemini e chiede che la regione convochi un tavolo con tutti i soggetti interessati per definire il progetto di sviluppo industriale visto che di investimenti a San Gemini, in questi anni, se ne sono visti pochi.
“La Sangemini è una delle realtà umbre più importanti, ma da tempo i suoi dipendenti – scrive il M5S – vivono una situazione di incertezza e preoccupazione.
Tra il 2013 ed il 2014 sicuramente si è affrontato il periodo più duro, il concordato fallimentare; poi il passaggio a Norda e il prezzo pesantissimo, di circa 30 operai che sono stati lasciati a casa, e mai più reintegrati.
La nuova proprietà, con il presidente del Gruppo Norda-Gaudianello, Carlo Pessina, dichiarò: “Resta ora, alla SANGEMINI ACQUE spa, perseguire nella maniera più efficiente lo scopo sociale e le previsioni del piano industriale, così da poter sviluppare nuovi e più importanti progetti tesi anche ad incrementare lo sviluppo industriale di tutto il territorio al fine di creare ulteriori opportunità di lavoro.”
Ma da allora – sostiene il M5S – poco è cambiato, quei progetti atti ad incrementare lo sviluppo industriale sono rimasti chiusi nei cassetti.
Oggi fanno capolino nuove preoccupazioni, criticità oramai palesate per i lavoratori e l’intero territorio di San Gemini, che chiedono risposte concrete, anziché il silenzio assordante che arriva da Proprietà e istituzioni, Regione e Comuni.
A livello di Gruppo – aggiunge il M5s – sono stati fatti molti investimenti, ma nel sito Sangeminese poco si è visto; alcune delle poche opere fatte hanno dato buoni risultati sotto il profilo del consumo energetico, sicuramente non sufficienti per portare la Sangemini ai livelli che merita. Il sito produttivo necessita sicuramente di una guida più presente rispetto a quanto visto finora.”
Per questo, a giudizio del Movimento 5 Stelle di San Gemini “ora è tempo che ci si risieda tutti intorno al tavolo con le istituzioni, per prima la Regione Umbria, in quanto soggetto che ha in mano le concessioni minerarie: si promuova un incontro con tutti i soggetti interessati a definire il percorso dei prossimi anni. Gli argomenti ovviamente dovranno essere lo sguardo al domani, con nuove produzioni, nuovi investimenti, diversificazioni, per garantire lo sviluppo dell’azienda e del futuro dei lavoratori, un futuro a lungo termine per tutta la comunità umbra.
Siamo convinti e sicuri – conclude la nota dei pentastellati – che l’Azienda possa garantire il futuro alla Sangemini e ci permettiamo di suggerire al Gruppo, una politica industriale più attiva, che vada ad interagire con i vari siti in modo più efficace, una condivisione con i responsabili di funzione, una gestione dei costi più attenta, investimenti razionali e più mirati, un’attività di manutenzione programmata, una politica degli acquisti più efficace e rapporti diretti con i fornitori da parte dei capo servizi.”