Il segretario regionale del Partito Democratico Gianpiero Bocci e l’assessore alla sanità Luca Barberini sono stati arrestati dalla Guardia di Finanza nell’ambito di una indagine su un concorso per assunzioni in ambito sanitario.
Nella stessa indagine è coinvolta anche la presidente della regione Umbria, Catiuscia Marini, della quale è stata perquisita l’abitazione.
L’indagine è gestita direttamente dal procuratore della Repubblica di Perugia, Luigi de Ficchy e ipotizza, a vario titolo, i reati di abuso d’ufficio, rivelazione del segreto d’ufficio, favoreggiamento e falso.
“Quest’oggi – ha dichiarato Catiuscia Marini – mi è stata notificata dalla Procura della Repubblica di Perugia una richiesta di acquisizioni atti nell’ambito di una indagine preliminare relativa a procedure concorsuali in capo ad un’azienda sanitaria umbra. Ho offerto la mia massima collaborazione – ha aggiunto la presidente della giunta regionale – personale e istituzionale all’attività dei rappresentanti dell’autorità giudiziaria. Sono assolutamente tranquilla e fiduciosa nell’operato della magistratura, nella certezza della mia totale estraneità ai fatti e ai reati in oggetto.”
Catiuscia Marini risulta comunque indagata in questa inchiesta .
Gianpiero Bocci e Luca Barberini sono stati posti agli arresti domiciliari.
Ai domiciliari anche Emilio Duca, direttore generale dell’azienda ospedaliera di Perugia e Maurizio Valorosi, direttore amministrativo della stessa azienda.
L’ex sottosegretario all’interno è accusato, in particolare, anche del reato di favoreggiamento, in quanto al fine di agevolare gli stessi direttori nel compimento dell’attività illecita, informava Duca , per mezzo di Valorosi, dell’esistenza di attività di intercettazione all’interno della struttura ospedaliera comunicando a questi ultimi che gli strumenti di captazione erano stati attivati in occasione dell’intervento dei vigili del fuoco di Perugia verificatosi il 17 novembre 2018.
In una intercettazione Valorosi, parlando con Duca, gli dice che Bocci gli ha inviato un messaggio in cui chiede di conoscere le domande orali.
La Procura ha emesso anche 6 interdizioni della durata di 6 mesi, con divieto di esercitare una pubblica funzione o servizio, per altrettanti dirigenti dell’azienda. Provvedimento motivato dal GIP perché “utile ad allontanare gli indagati dall’ambito lavorativo dove esiste il concreto e reale pericolo che possano essere poste in essere ulteriori condotte della stessa specie.”
AGGIORNAMENTO
In totale sono 35 le persone indagate sulla concorsopoli che riguarda l’azienda ospedaliera di Perugia. Secondo la Procura è emerso “un chiaro quadro di prolungata e abituale attività illecita” in base alla quale “sono state condizionate e sostanzialmente falsate le procedure di selezione del personale dell’azienda ospedaliera.”
“Si è avuta prova – scrive il GIP – del condizionamento illecito di 8 procedure di selezione del personale. L’alterazione dei risultati della selezione è avvenuta mediante reiterati reati di rivelazioni di segreti d’ufficio, falso ideologico in atto pubblico e e abuso d’ufficio compiuti mediante la comunicazione a terzi interessati delle tracce d’esame e, inoltre, indirizzando la commissione in ordine alle valutazioni da assegnare ai candidati. In un caso – scrive ancora il GIP – l’alterazione delle procedure è consistita nella manipolazione dell’esito del sorteggio dei componenti della commissione esaminatrice.”