“Amicizie sbagliate, uscendo la sera” . Così Sara Tommasi ha spiegato l’inizio della discesa all’inferno dopo aver vissuto anni di popolarità in TV dove ha partecipato, fra gli altri programmi, a “L’isola dei famosi” nel 2006. E’ stata finalista del concorso per diventare “Velina” di “Striscia la notizia”, nel 2004. E’ stata Paperetta a “Paperissima” e schedina a “Quelli che il calcio”. E’ stata anche una sorta di valletta di Paolo Bargiggia, nel 2009, in un programma calcistico dedicato alle partite della Europa League, su Rete4, nel 2009. Nel mezzo anche la partecipazione a un film commedia, “Gli ultimi della classe” del 2008. Tutto andava a gonfie vele per Sara Tommasi. In realtà il destino le stava per giocare un tiro mancino che avrebbe cambiato per sempre la sua vita.
Ieri sera la Tommasi è stata ospite di Barbara D’Urso e ha raccontato la sua storia shock.
“Mi hanno drogato – ha detto – e dalla assunzione della droga mi sono derivati problemi psichici. Mi hanno costretto a stare con loro e mi hanno costretto a drogarmi, molta cocaina, ma moltissima cocaina e anche durante il film si vedeva che stavo male, avevo il cuore a mille.”
Sta parlando di un film a luci rosse che queste persone conosciute in locale la hanno obbligata a girare. La D’Urso le chiede,quindi, dove è stato girato questo film. “In uno studio loro – risponde la Tommasi.”
Per tutta la durata dell’intervista non si fanno i nomi di queste persone sbagliate che hanno travolto la sua vita. Persone molto pericolose dal racconto che fa la ex show girl ternana. Infatti difronte alle richieste di precisazioni della conduttrice lei afferma: “mi hanno costretto a seguirli, mi dicevano che m’avrebbero gettato l’acido muriatico addosso, sennò ti meniamo, ti uccidiamo, se non giri questi film (a luci rosse, ndr). Sono stata costretta costantemente a fare quello che dicevano loro e a drogarmi.Un sequestro, è stato.”
“Io stavo così male – aggiunge – che pensavo di morire.” Questa sorta di sequestro di persona, durante il quale Sara Tommasi ha girato (è stata costretta a girare) 2 film a luci rosse , è durato una decina di giorni. Dopo di che non era più lei, era un’altra persona che non sapeva più chi fosse e che cosa faceva.
“Stavo così male – ha detto a un certo punto – che qualsiasi cosa mi chiedevano, io facevo, per questo mia madre ha chiesto un ricovero coattivo in ospedale perché io non mi rendevo conto di quello che facevo. L’assunzione di tutta quella droga mi aveva reso una persona pericolosa per me stessa.La droga mi aveva bruciato i neuroni. Con me non ci si riusciva neanche a parlare, ero un’altra persona.”
Il racconto della Tommasi è drammatico: “mi hanno tenuto 6 mesi in clinica perché io ero incapace di intendere e di volere, non mi ricordavo nemmeno il mio nome, ero andata proprio fuori di testa, non avevo contatto con la realtà, ero diventata preda di tutti e non volevo andare a casa perché non volevo assumermi la responsabilità di curarmi. Ero arrivata a vivere come una barbona, dormivo in strada.”
La Tommasi soffre di bipolarismo: “il dottore ha detto che potrebbe essere un fattore genetico, io penso che potrebbe essere colpa della grande quantità di droga che ho consumato.”
Le telecamere del programma sono venute a Terni, a casa Tommasi. “Ringrazio la Madonna di Medjugorje -dice il padre – che mi ha aiutato a tirarla fuori da una situazione penosa in un momento della sua vita, però è rifiorita.”
E, infatti, Sara Tommasi , nel suo cammino di vita, ha ritrovato la fede. E’ solita pregare nella chiesa di Santa Maria Regina, a Terni. “Mi sono riavvicinata alla fede – ha detto – quando pensi di morire dici meno male che Dio mi ha salvato.”
Ammette di esser stata in cura da uno psichiatra e di aver fatto una vita ritirata, “mi sono chiusa in casa – ha detto – casa e chiesa, mamma e papà, faccio sport, mangio bene e non esco la sera perché ho paura.”
Non è pronta per relazioni sentimentali, tanto meno per rapporti sessuali.
Pur stando decisamente meglio tuttavia non è guarita: “passo momenti di euforia che tengo sotto controllo con i farmaci che dovrò prendere per tutta la vita.” Adesso però è consapevole: “se mi invitano a bere mi rifiuto, ho imparato a dire di no”. E’ il suo modo di proteggersi.
SARA TOMMASI DA BARBARA D’URSO