Lo scorso 5 settembre presentando alla Mostra del cinema di Venezia la serie Tv “ZeroZeroZero” tratta dal suo omonimo libro e di prossima visione su Sky Atlantic , lo scrittore Roberto Saviano ha tra l’altro affermato:”La cocaina andrebbe legalizzata, solo così si bloccherebbero i pozzi di petrolio delle organizzazioni criminali. La legalizzazione trasformerebbe l’economia mondiale: il narcotraffico di cocaina attraversa il mondo legale, gli da’ forza, liquidità, rendere la sostanza legale cambierebbe le cose. La cocaina è l’unica materia comparabile al petrolio, la facilità con cui può essere venduta non ha eguali. Se io le dessi ora un sacchetto di cocaina – ha detto Saviano rivolgendosi ad una giornalista – lei la venderebbe prima ancora di lasciare il Palazzo del Cinema, al contrario ad esempio di un sacchetto di diamanti. E perché la cocaina regna? Perché la vita è una merda, ti fa sentire sempre troppo brutto, troppo povero, troppo grasso”.
Queste affermazioni dello scrittore sono state duramente stigmatizzate dalla Comunità Incontro di Amelia.
“Come Comunità Incontro esprimiamo il nostro più profondo disappunto per le dichiarazioni rilasciate dallo scrittore Roberto Saviano in merito alla legalizzazione della cocaina.
Ci stupisce – sostiene Molino Silla – come lo stesso scrittore dimentichi le conseguenze nefaste e irreversibili che la cocaina e altre sostanze stupefacenti abbiano sul corpo e la mente dei nostri giovani, in età sempre più precoce.
Legalizzare la vendita di cocaina significherebbe solo aumentarne il consumo.
Dal nostro Osservatorio privilegiato ribadiamo la necessità, non più procrastinabile, di elaborare nuove strategie, perché siamo in piena emergenza educativa.
Siamo sempre più convinti dell’urgenza di riaffermare, con azioni e progetti, la centralità della vita contro ogni tentativo di legalizzare ciò che per noi rappresenta solo la morte.”