È scontro fra il comune di Terni e il Servizio Idrico Integrato sulla nomina del nuovo consiglio di amministrazione.
Secondo il vice sindaco di Terni Riccardo Corridore “Questa mattina nel corso dell’ assemblea della SII abbiamo registrato un atto del presidente Carlo Orsini che costituisce una grave illegittimità e che penalizza pesantemente la volontà del comune di Terni, di gran lunga il comune più rappresentativo dell’ assemblea. Nel corso dell’assemblea la lista del comune di Terni – ha aggiunto il vice sindaco – votata anche da Lugnano in Teverina, ha riportato la maggioranza assoluta dei consensi dei votanti presenti con consequenziale elezione nel CdA dei cinque rappresentanti.
A fronte di una chiara e netta volontà dell’ assemblea il presidente Carlo Orsini, invece, ha ritenuto non valida la votazione in quanto non sarebbe stata raggiunta la maggioranza assoluta degli aventi diritto al voto.
Si tratta di una interpretazione di parte, che non trova alcun riscontro nelle regole.
L’ art.11 dello statuto prevede, infatti, che il CdA debba essere eletto a maggioranza dei soci pubblici senza richiamare maggioranze qualificate.
L’ art.10 dello statuto, inoltre, prevede che per la convocazione ordinaria della assemblea – quella odierna- la semplice maggioranza. Cosa accaduta oggi.
Il Comune di Terni – annuncia Corridore – impugnerà in ogni sede l’illegittima decisione del presidente Carlo Orsini, espressione della destra, che così facendo oltretutto si è mantenuto in carica.
Abbiamo richiesto l’invio del verbale alle autorità con competenze penali e amministrative per una valutazione in merito.
Proseguiremo in ogni contesto la battaglia amministrativa e politica perché i diritti della città di Terni all’ interno della SII siano rappresentanti in maniera adeguata e consona a un comune capoluogo di 110 mila abitanti”.
LA REPLICA DEL PRESIDENTE DEL SII CARLO ORSINI
“Apprendo di giudizi frettolosi e sinceramente sconcertanti da parte del Vice Sindaco del Comune di Terni in merito a quanto accaduto stamane durante i lavori dell’assemblea della Sii. Premetto che l’attuale CdA – scrive Orsini – si trova suo malgrado in prorogatio da oltre 9 mesi non di certo per propria scelta e volontà ma in conseguenza della lunga fase di stallo da parte dei Comuni Soci della Sii (Terni in primis avendo la quota sociale più cospicua) che per l’appunto ad oggi non hanno ancora trovato una quadra per il rinnovo degli organi sociali. L’attuale CdA, potendo altresì contare su di una forte ed organizzata struttura, protrae il proprio lavoro garantendo la continuità aziendale ed assicurando ai cittadini l’erogazione di tutti i servizi in gestione.
Quanto agli esiti della votazione in assemblea, preciso – aggiunge ancora Orsini – di aver esclusivamente applicato le norme statutarie anche con il conforto del Collegio Sindacale. Per chi avesse voglia di entrare nel tecnicismo, ricordo che l’art 11 dello Statuto, citato anche dal Vice Sindaco del Comune di Terni, stabilisce che ‘cinque membri sono nominati dagli enti pubblici locali ai sensi dell’art.2449 c.c. con decisione presa a maggioranza da determinarsi in base alla percentuale di capitale da ciascun ente locale posseduta…’. I nomi presentati dal Comune di Terni non hanno ottenuto la suddetta maggioranza e pertanto non si è potuti procedere alla relativa nomina. Si può certamente dissentire da tale interpretazione attivando se del caso le procedure previste per legge. Mai dovrà essere messa in dubbio l’onestà e la correttezza con le quali svolgo il mio ruolo di presidente, portando avanti tutte le attività per il bene dell’azienda e del territorio in cui opera”.