Una fornace di epoca etrusca è emersa dagli scavi archeologici di Coriglia, a Castel Viscardo.
Quadrangolare, con il piano di cottura ben conservato e chiaramente visibile grazie ai mattoni e all’argilla rossi, segno dell’azione prolungata del fuoco. La scoperta – spiegano gli archeologi – apre un nuovo, inaspettato scenario sulla fase più antica del sito, già noto per il rinvenimento di una mansio romana.
“Fino a oggi le testimonianze etrusche qui erano sporadiche – ha spiegato all’ANSA Silvia Simonetti, archeologa responsabile degli scavi – ora, invece, possiamo attestare con certezza l’esistenza di un’area produttiva pre-romana, che fa risalire le attività di questo luogo almeno all’età ellenistica”.
La fornace è stata individuata sotto il piano stradale d’accesso all’insediamento.
“Siamo stati fortunati, una lacuna nel piano stradale di età romana ha permesso di scavare al di sotto, rivelando la struttura. Altrimenti le sovrapposizioni spesso obliterano completamente le preesistenze etrusche”, ha aggiunto l’archeologa, “non sappiamo ancora cosa si producesse esattamente ma la scoperta conferma che già in epoca etrusca quest’area era destinata alla lavorazione dell’argilla. Probabilmente abbiamo rinvenuto la prima fornace della zona. Gli elementi indispensabili, come argilla, acqua e vie di comunicazione, qui non mancavano né allora né oggi”.