Non dovrebbero essere giorni facili per Roberto Fabbricini, a proposito l’unica nota lieta per lui in questo periodo sarà la cittadinanza onoraria che gli assegnerà il Comune di Bevagna in settimana, che è sotto tiro di tutti coloro che con un pizzico di buon senso stanno giudicando il suo pessimo e contraddittorio operato.
Dall’Associazione Calciatori alla Lega Pro, della Lega Dilettanti all’Aia oltre agli autorevoli studiosi di diritto sportivo stanno menando bordate a più non posso ma chissà se il commissario avrà dei rimorsi, si sarà pentito di aver seguito alla lettera i dettami di quel gruppo assetato di potere che pur di raccogliere voti per le prossime elezioni federali non ha badato a nulla. Nemmeno a cambiare le carte in tavola, ovvero le regole scritte, in pochi minuti rendendo possibile il colpo di mano di Mauro Balata, presidente della Lega di B, che ha potuto varare il calendario a 19 squadre.
( a fianco, Antonello Valentini, foto da sport senators )
L’ultimo ad aver “menato “ di brutto nelle ultime ore è stato l’ex capo ufficio stampa della FIGC nonché ex direttore generale della stessa, Antonello Valentini, che ha sottolineato come la mancanza della firma del segretario generale in tutti e tre gli atti variati dal commissario straordinario potrebbero farli risultare nulli.
E della nullità degli atti privi della firma del segretario federale ne è convinto un altro esperto di diritto sportivo, l’avvocato Cesare Di Cintio, che nel rispondere ad Antonello Valentini, condividendone il parere, sottolinea la gravità dell’operato di Fabbricini.
Irregolarità che, come ricorda Valentini, in 30 anni di comunicati ufficiali non si è mai visto un atto che non fosse firmato anche dal segretario generale della Federazione. E questo, forse, qualcosa vorrà pur significare! Forse uno smarcamento dalle responsabilità, anche penali, che quegli atti potrebbero apportare in dote al Commissario Straordinario.
Non resta che aspettare il 7 settembre per la sentenza del Collegio di Garanzia dello Sport del Coni che potrebbe chiarire anche questi ulteriori aspetti che potrebbero portare all’annullamento delle determine che hanno portato l’organico del campionato di B a 19 squadre.
Insomma, ci sono mille motivi per tornare all’antico anche perchè le motivazioni addotte da Balata, il presidente della Lega, sembrano risibili. Come ha affermato il presidente della Ternana, Stefano Ranucci “ Non è che i problemi della B si risolvano con il taglio dell’organico da 22 a 19, ma con uno sviluppo del marketing, dell’appeal del prodotto Serie B e della conseguenziale crescita della raccolta pubblicitaria “
E come non dargli ragione!