Con una lettera, doveva essere strettamente personale ed è diventata presto di dominio pubblico, il presidente della Lega Pro, Francesco Ghirelli, ha portato
a conoscenza dei presidenti delle 60 società quanto deciso dal Consiglio di Lega nella riunione In conferenze call in data odierna.
La proposta stilata prevede, in virtù della situazione pandemica in atto e dell’impossibilità di applicare le raccomandazioni della Commissione medico scientifica della FIGC, la sospensione definitiva del campionato, la promozione delle tre prime classificate nei tre gironi con l’aggiunta di una quarta che dovrà scaturire da un sorteggio tra le squadre in posizione utile per i play-off, e blocco delle retrocessioni in serie D.
Il sorteggio dovrebbe essere effettuato con il format del tabellone alla base dei play-off.
Ai precedenti punti, poi, vanno aggiunti il blocco dei ripescaggi in serie C mantenendo, invece, per la prossima stagione la possibilità di ripescaggio in serie B.
In caso di approvazione dei punti decisi dal Consiglio della Lega Pro nella giornata di ieri, sabato, da parte dell’assemblea del presidenti, in programma come accennato sopra il 4 maggio, la proposta verrà girata al presidente Federale e al Consiglio Federale per la definitiva delibera.
Quanto deciso, a nostro avviso, ha come filo conduttore l’evitare il ricorso ai tribunali sportivi ed amministrativi delle società in posizione di retrocessione ma ne apre il probabile ricorso, invece, di società come il Bari di De Laurentis e delle altre seconde classificate.
Dalla lettura di quanto deciso dal Consiglio della Lega Pro si può desumere che non c’è alcun accenno alle due società finaliste della Coppa Italia, Ternana e Juventus 23, che, quindi, hanno sostenuto sforzi e speso risorse importanti senza essere tenute in minima considerazione. L’ennesima dimostrazione dell’inutilità di una manifestazione a cui in Italia, a differenza di altre nazioni, non si riserva la minima importanza da parte dei vertici del calcio.