Un inizio d’autunno ricco di soddisfazioni e con grandi prospettive per il cammino dell’intrepido Larth che sta consolidando di mese in mese la propria funzione di progetto di marketing turistico per l’area orvietana.
L’anno in corso si conferma come quello del boom. Dopo l’esordio nel 2024, il 2025 sta infatti procedendo verso un raddoppio delle presenze, ovvero verso un numero complessivo di duemila persone.
“Il mese di settembre si è appena concluso con 156 turisti – dicono i promotori dell’iniziativa Luca Sbarra, Emanuele Rossi e Claudio Lattanzi – come sempre si tratta di numeri ufficiali perché corrispondono alle credenziali che sono state ritirate, ma sappiamo che non tutti i camminatori le ritirano o che, magari, in una coppia ne viene presa solo una. Quindi si tratta come sempre di cifre reali, ma al ribasso rispetto alle presenze effettive“.
Nel frattempo, il 31 ottobre verrà ufficialmente presentato il secondo cammino di trekking: Il cammino del miracolo del Corpus domini che si estende su 21 chilometri collegando Bolsena ad Orvieto, con una durata di due giorni, dal momento che per il secondo giorno viene proposto un itinerario turistico concentrato su Orvieto e, in particolare, sul quartiere medievale per andare alla scoperta di questa parte della città dal fascino antico e di straordinaria suggestione.
Il cammino del Corpus domini sarà illustrato nel corso di una conferenza stampa che si svolgerà il 31 ottobre alle ore 11.30 all’interno dei locali del Pozzo della Cava, nel quartiere medievale in collaborazione con Marco Sciarra, la cui famiglia è proprietaria del monumento.
“Il simbolo del nuovo cammino sarà rappresentato da una campanella – spiegano gli organizzatori – come quella che è stata collocata nella piccola edicola in tufo che, al Ponte del Sole, ricorda lo storico incontro nel corso del quale la delegazione proveniente da Bolsena consegnò il lino miracoloso nelle mani del vescovo di Orvieto. I camminatori che arrivano ad Orvieto faranno risuonare la campanella a significare il termine del loro viaggio prima di arrivare ad Orvieto. La campanella richiama anche il significato eucaristico ed il riferimento alla tradizione religiosa è senz’altro un elemento caratterizzante per una offerta turistica che trova anche nella cultura, nell’arte e nella natura i suoi tratti distintivi. Il nostro progetto continua ad essere quello di fare del territorio orvietano un crocevia di cammini e di questa zona una delle capitali italiane nel turismo lento. Adesso ci accingiamo a porre un secondo mattoncino in questo edificio che può sorreggere una parte significativa dell’offerta turistica“.