La Seconda Commissione regionale , presieduta da Eros Brega, ha deciso all’unanimità di rinviare la discussione e il successivo parere sull’atto della Giunta regionale relativo agli “interventi a favore degli enti locali interessati dalle attività degli impianti di grandi derivazioni di acque pubbliche ad uso idroelettrico e all’approvazione dello schema di protocollo di intesa tra la Regione Umbria ed il Comune di Terni”.
Il rinvio, proposto dal presidente Brega, è stato stabilito in ragione di quanto evidenziato nel documento stilato dall’Ufficio legislativo dell’Assemblea, in cui emerge che “non è chiaro se la Giunta regionale abbia adottato criteri e modalità preordinate alla concessione di contributi, per garantire trasparenza e mettere tutti i Comuni interessati nelle stesse condizioni”.
Prima di votare il rinvio il presidente della Seconda Commissione ha informato i consiglieri regionali di non aver ricevuto risposta alla lettera con cui chiedeva alla presidente della Giunta di avere chiarimenti sull’atto in discussione, mentre “i sindaci di Ferentillo, Montefranco, Polino, Alviano, Baschi e Montecchio – ha rimarcato Brega – hanno manifestato interesse a conoscere le modalità attraverso cui essere coinvolti nelle procedure di assegnazione dei contributi: tutti elementi che, uniti al documento dell’Ufficio legislativo, dimostrano ulteriormente l’esigenza di fare chiarezza e trasparenza sulla procedura adottata”.
In ballo un tesoretto di circa 2 milioni di euro.
La polemica del consigliere comunale PD, Sandro Piccinini.
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