Solo buone notizie per la Sgl Carbon e la cessione dell’area di Narni Scalo. Si era paventato nei giorni scorsi una serie di ricorsi da parte della società che faceva capo a Michele Monachino e che aveva abbandonato la produzione dello stabilimento. Quella società voleva che le fosse pagato un corrispettivo per l’Aia, autorizzazione integrata ambientale, rilasciata dalla Regione, che era stata costretta a ritirarla perché la fabbrica si era fermata. Ora questo procedimento giudiziario aveva messo in apprensione i lavoratori ed il comune di Narni. Ma come era stato subito evidente, era solo una schermaglia per acquisire una sorta di “buonuscita” da parte di Elettrocarbonium, E per questo non le era stata data alcuna importanza. Ma i lavoratori, scottati da mesi di attese, erano in fibrillazione, per cui è dovuto intervenire direttamente Marco Petrucci, il liquidatore, forte del suo buon lavoro per la cessione. Tra l’altro la situazione è davvero molto positiva perchè per la prima volta vi sono al tavolo delle trattative tre aziende produttrici spinte anche da una contemporanea chiusura di fabbriche di elettrodi, aspetto che ha ha spinto il mercato verso una maggiore richiesta.
Questo comunque il testo intero del documento dell’avvocato Marco Petrucci.
“Desidero innanzitutto portare un saluto a tutta la comunità locale a nome di SGL. Negli ultimi mesi, abbiamo osservato un lungo periodo di silenzio dovuto alla riservatezza delle trattative in corso. Se non lo avessimo fatto, non avremmo mai raggiunto il risultato di avere oggi tre investitori concretamente interessati allo stabilimento di Narni. In questo periodo abbiamo lavorato costantemente e alacremente. Sia per cercare potenziali acquirenti, sia per creare le condizioni più favorevoli possibili allo svolgimento delle trattative. Fra tutti i soggetti con cui siamo entrati in contatto, i tre di cui sono stati divulgati i nomi la scorsa settimana sono quelli che offrono le migliori prospettive di reindustrializzazione del sito SGL.
Nonostante le ben note difficoltà che il caso presenta, SGL sta tuttora mantenendo il proprio impegno unilaterale e volontario di favorire la cessione dello stabilimento, seppur sempre entro il limite di dover assicurare il buon fine della liquidazione in corso.
Recentemente, sono state diffuse notizie in merito al ricorso al TAR di Elettrocarbonium per mantenere la titolarità dell’AIA (l’autorizzazione alla produzione) ritiratale dalla Regione Umbria e queste hanno suscitato timori di potenziali “intralci” alla ripartenza della produzione da parte di nuovi investitori.
Al fine di ridimensionare i suddetti timori, desidero specificare quanto segue.
La vecchia AIA di SGL fu volturata gratuitamente in favore di Elettrocarbonium quando, nell’attesa che si perfezionasse l’accordo di cessione, le fu consegnato lo stabilimento in comodato gratuito. Al momento della riconsegna della stabilimento, SGL non ha più chiesto la rivolturazione dell’AIA in suo favore, poiché non aveva più alcuna possibilità di riattivare la sua ex produzione. L’AIA è strettamente connessa al sito industriale e alla tipologia di produzione a cui si riferisce. Per essere mantenuta occorre che il soggetto titolare della stessa mantenga attiva la medesima produzione presso il sito industriale a cui l’AIA si riferisce e ne osservi costantemente le prescrizioni.
Elettrocarbonium ha perso l’AIA perché ha cessato la produzione ormai da molto tempo e ha restituito in via definitiva lo stabilimento a SGL fin dallo scorso mese di settembre 2016. Peraltro, anche qualora non l’avesse persa, nella logica dell’operazione intercorsa con SGL ci si sarebbe aspettati che anche Elettrocarbonium avrebbe rimesso a disposizione l’AIA gratuitamente, poiché gratuitamente l’aveva ricevuta.
Oggi Elettrocarbonium si trova in liquidazione, senza nessuna prospettiva di poter mai ritornare in possesso dello stabilimento di Narni e, quindi, di poter mai riprendere la produzione che era legata a quell’AIA.
SGL è stata chiamata quale soggetto cointeressato a partecipare nel giudizio innanzi al TAR attivato con ricorso di Elettrocarbonium contro la Regione Umbria. Pertanto, anche se non necessario ai fini dell’esito del ricorso, SGL si costituirà in giudizio a supporto di quanto correttamente operato dalla Regione Umbria.
L’AIA concessa a Elettrocarbonium è ormai cessata e non vedo come il TAR possa accogliere il ricorso di quest’ultima. In ogni caso, oggi che è decorso ancora più tempo da quando Elettrocarbonium ha cessato la produzione e restituito lo stabilimento a SGL e che Elettrocarbonium si trova anche in fase concordato, il ritiro dell’AIA potrebbe anche essere riconfermato da un nuovo provvedimento regionale.
Non vedo, quindi, rischi di “intralci” per un nuovo investitore che rilevi lo stabilimento e intenda riaprire la produzione. Una volta perfezionato il contratto di cessione, il nuovo investitore provvederà a richiedere una nuova AIA, supportato da SGL che ben conosce tutti i dettagli necessari, e la Regione provvederà ai controlli e all’istruttoria per il rilascio della stessa entro i 150 giorni previsti dalla legge.
Nemmeno i suddetti 150 giorni possono essere considerati un “intralcio”, poiché rappresentano anche il periodo di tempo minimo necessario al nuovo investitore per prepararsi ad aprire la propria produzione dopo che sarà entrato in possesso dello stabilimento (anche Elettrocarbonium entrò in possesso dello stabilimento a Gennaio 2015 e aprì la produzione a luglio 2015).
Nei prossimi giorni seguiranno sia una serie di visite presso lo stabilimento di Narni, sia una serie di riunioni per trattative che si svolgeranno tra Roma e Milano. Non è ancora possibile, però, né annunciare di essere finalmente vicini alla cessione dello stabilimento, né sbilanciarsi in una stima precisa del tempo ancora mancante.
Rimangono i seguenti dati di fatto: per la prima volta abbiamo contemporaneamente innanzi a noi tre soggetti interessati, tutti e tre dispongono delle necessarie esperienze/conoscenze del settore e la chiusura su scala mondiale di altri stabilimenti che producevano elettrodi in grafite ha aperto prospettive di potenziale mercato per una futura produzione in Narni che erano inesistenti fino a pochi mesi fa. Ci stiamo impegnando al massimo per cercare di non perdere questo momento favorevole. La vertenza della Sgl Carbon sembra stia volgendo al termine”