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A giudicare dall’intenso carteggio delle ultime settimane sembrerebbe che l’interesse per le aree e gli impianti produttivi della SGL Carbon di Narni abbia ripreso un grande vigore.
Questa cosa ovviamente, in un’ottica di possibilità di reimpiego per i circa cento ex dipendenti non può fare che piacere.”
Lo scrive in una propria nota il segretario della FEMCA-CISL UMBRIA, Fabrizio Framarini.
LE MANIFESTAZIONI DI INTERESSE
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“Ai primi di Giugno – scrive Framarini – c’è stata la prima manifestazione di interesse ufficiale giunta sul tavolo del liquidatore della multinazionale tedesca. A questa pare se ne voglia, questo il termine giusto, aggiungere un altra o forse addirittura altre due.
La questione quindi potrebbe spostarsi sull’imbarazzo della scelta.
Tutto questo interesse, a differenza di quanto avvenne lo scorso anno, quando rimase in piedi solo l’opzione Monachino, potrebbe essere di buon auspicio in fatto di scelta del miglior pretendente.
A ogni buon conto -aggiunge Framarini – abbiamo detto più volte che la trattativa è sicuramente tra privati e che, come per l’esperienza precedente, sarà SGL a decidere a chi affidare il sito di Narni.
Detto questo, corre però l’obbligo ricordare che il destino degli ex lavoratori dipende molto da questa scelta e ovviamente, quello che a noi sta più a cuore, è il recupero di posti di lavoro; se poi, vista la buona professionalità dimostrata negli anni dalle maestranze, si potesse riprendere a fare gli elettrodi tanto meglio; la cosa fondamentale, lo ripeto, rimane comunque quella di dare alle persone la possibilità di un reimpiego.”
“L’auspicio quindi è che SGL valuti attentamente come ha sempre fatto, tutte le manifestazioni di interesse pervenute e faccia, magari previo passaggio al tavolo ministeriale, la scelta migliore.
Ovviamente – conclude Framarini – quello che ci aspettiamo dal Ministero è sicuramente un cambio di passo rispetto a quello tenuto nella ormai conclusa esperienza Elettrocarbonium, dalla quale giova ricordarlo, molti lavoratori sono ancora in attesa di ricevere quanto dovuto.
Da ultimo concordo con il liquidatore aziendale sul fatto che le possibilità di intavolare trattative debbano passare per i canali opportuni e non attraverso annunci a mezzo stampa di cui, nel recente passato, abbiamo inutilmente fatto incetta.”