“È completamente folle pensare di caricarsi le spese della costruzione dell’ospedale quando ci sono fondi pubblici a disposizione. Si vada a Roma con un progetto di riqualificazione, già con i fondi della regione si possono trovare soluzioni significative, si cerchino altri 30/40/50 milioni , si può conservare l’esistente e riqualificarlo senza gravare sui ternani e avere un ospedale moderno e funzionale”.
Lo ha detto, a margine della presentazione di un progetto per il nuovo ospedale di Terni, Federico Di Bartolo, presidente del Comitato per la difesa e il rilancio dell’Azienda Ospedaliera Santa Maria. Alla presentazione hanno partecipato i membri del consiglio di gestione del Comitato: Gianni Giovannini, Sergio Angeletti, Gianni Nullo e Roberto Ruscica.
Il progetto del Comitato interdisciplinare prevede la realizzazione di un consistente blocco nuovo, attiguo al lato sud dell’attuale ospedale, sviluppato in altezza fino al terzo piano del complesso esistente , connesso a un parcheggio multipiano. La fusione tra il blocco nuovo e quello già esistente è garantita da due bretelle pluripiano. Il nuovo blocco avrà la capacità di garantire 260/280 posti letto che si andranno ad aggiungere ad altrettanti posti letto che resteranno ospitati nel vecchio ma riqualificato blocco, fino al terzo piano. Gli altri piani saranno destinati ad altri usi per l’Azienda ospedaliera.
“Tutto ciò non prevede nessuno spostamento – aggiunge Di Bartolo – pensate che soltanto buttare giù l’esistente costerebbe 35 milioni di euro, dunque vale la pena intervenire pesantemente, recuperare il meglio, costruire reparti nuovi”.
“Con i 116 milioni messi a disposizione dalla regione più altri 40/50 milioni di fondi statali si fa un ospedale che durerà altri 100 anni – ha sostenuto ancora Di Bartolo – su questo siamo pienamente collaborativi, frontalmente contro se si procede su altre strade (project financing, Inail). Non si può fare che a Terni i ternani si pagano l’ospedale, tutti gli ospedali in Umbria sono stati fatti con i fondi nazionali”.
Parlando di cifre, è stato detto che un project financing costerebbe circa 17/18 milioni l’anno di rimborso a chi lo costruisce mentre un eventuale utilizzo di fondi Inail comporterebbe pagare circa 8 milioni l’anno di affitto.