Si è insediata questa mattina nella sala Brugnoli di Palazzo Cesaroni a Perugia la commissione di inchiesta regionale che verificherà le condizioni dell’inquinamento dell’aria della conca ternana.
La commissione era stata istituita con voto dell’assemblea regionale, il 28 gennaio
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L’organismo ispettivo sarà composto da 5 membri: Francesca Peppucci, Daniele Nicchi (Lega), Eleonora Pace (FdI), Fabio Paparelli (Pd) e Thomas De Luca (M5S). La Peppucci è stata designata come presidente e Paparelli come vicepresidente.
“Non sono un consigliere regionale di Todi o della Valle del Tevere, ma dell’Umbria – ha precisato la presidente Francesca Peppucci. Sono stata eletta per occuparmi delle problematiche dell’intero territorio regionale. Quando emergono situazioni di pericolo per la salute dei cittadini umbri, io mi sento coinvolta. Vanno messe da parte tutte le polemiche politiche per dedicarsi ad un confronto corretto per affrontare risolutamente le criticità ambientali. Dobbiamo prima di tutto ascoltare e poi confrontarci anche con le altre Commissioni consiliari e con l’assessore. Se sarà possibile, anche in base alla situazione sanitaria, procederemo a convocare alcune sedute a Terni ed effettuare alcuni sopralluoghi”.
“Tutti i consiglieri di maggioranza hanno ottenuto un incarico, un assessorato o una presidenza – ha sostenuto il vice presidente Fabio Paparelli. Il problema non è quindi l’area di provenienza ma il criterio, da ‘manuale Cencelli’, seguito per assegnare le presidenze delle commissioni. Tre anni sono un tempo troppo lungo, entro un anno devono esserci delle conclusioni su un fenomeno già noto e su cui esiste molta letteratura. Servono proposte concrete, anche per attivare strumenti regionali e nazionali che già esistono. La situazione della Conca ternana è nota da anni. Ora servono azioni, anche per evitare che a Terni resti attivo un inceneritore per rifiuti o css”.
“Le polemiche del consigliere Paparelli – ha replicato Eleonora Pace (FDI) – cercano di mettere in dubbio le capacità della collega Peppucci. Egli, nelle molte cariche ricoperte, non è riuscito a dare risposte a quei problemi che sostiene essere già stati studiati a fondo. Per trovare vere soluzioni dovremo ascoltare tutti coloro che si trovano ad affrontare concretamente i problemi dell’inquinamento dell’area Ternano Narnese”.
“L’unanimità raggiunta nell’istituzione della Commissione deve essere mantenuta nei lavori dell’organismo, per tradurre in azione politica quella letteratura e quegli approfondimenti che sono già stati svolti – ha sostenuto il promotore della commissione, il leghista Daniele Carissimi. Bisogna mettere al centro dell’attenzione l’inquinamento dell’area ed eventualmente di altri territori che soffrono delle stesse criticità. Al termine dei lavori della commissione dovremo essere riusciti a migliorare la qualità della vita dei cittadini ternani e narnesi”.
Secondo Thomas DE LUCA (M5S), “In questi anni molti soggetti, dall’Arpa all’Istituto superiore di sanità, hanno prodotto materiali e approfondimenti. Sarebbe bastato ascoltare ed analizzare i documenti per capire quale era la situazione. Non possiamo aspettare 30 mesi per iniziare ad attuare delle misure concrete. Dobbiamo, entro un anno, passare ad interventi e azioni cogenti. Nel corso degli anni nessuna azione concreta per ridurre le emissioni in atmosfera è stata attuata, neppure con la nuova Amministrazione comunale. Porterò all’interno di questa Commissione la voce di coloro che sono esposti all’inquinamento. Tutte le sedute dovrebbero tenersi a Terni ed essere aperte al pubblico, quando questo sarà possibile”.