Non piove e il rischio che si vada incontro a una vera e propria emergenza idrica si fa più consistente con l’avanzare della primavera.
Basti pensare che a Terni, ad oggi, sono caduti soltanto 169,2 millimetri di pioggia. I dati ci sono forniti da Meteo Centro Italia.
“Le precipitazioni pressoché nulle – è scritto in una nota del SII – non hanno consentito una ricarica delle falde dei principali sistemi idrici gestiti che registrano, nelle ultime settimane, continui abbassamenti della portata. Da evidenziare che tali situazioni di deficit idrico si ripetono ormai con tempi di ritorno sempre più brevi. Basti pensare che l’ultima crisi è stata quella dell’estate 2017, mentre in precedenza generalmente si assisteva a frequenze dell’ordine di almeno 5 anni.”
La situazione è la stessa in tutta la regione, sia nel perugino che nel ternano e impone scelte strategiche per i gestori e comportamenti più adeguati da parte degli utenti. Sarà insomma sempre più necessario, in futuro, evitare qualsiasi spreco di acqua.
Per questo Umbra Acque e Servizio idrico integrato hanno costituto task force tecnico-operative che hanno il compito di monitorare la situazione continuamente ed agire con programmi, progetti e interventi specifici.
A tal fine Umbra Acque e Servizio idrico integrato, in raccordo stretto con Auri e istituzioni locali e regionali, sono impegnate a monitorare costantemente il fenomeno con unità di crisi composte da tecnici delle aziende e alle quali potranno aggiungersi rappresentanti delle istituzioni, quali Regione dell’Umbria, ARPA ed AURI, che avranno il compito di tenere sotto controllo costantemente la situazione dei sistemi idrici, valutando la stima dei fabbisogni idropotabili.
L’IMPEGNO DEL SERVIZIO IDRICO INTEGRATO
“Nel ternano – informa il direttore generale del SII Paolo Rueca – il Servizio Idrico integrato ha messo in campo una vasta serie di attività, fra quelle già avviate e quelle in procinto di farlo, per fronteggiare la crisi in estate. Con un progetto da 2 milioni e mezzo di euro, di cui 1 milione e 200mila stanziato dalla Regione, il Sii ha programmato a breve l’estensione del progetto di ricerca ed eliminazione delle perdite occulte. I fondi serviranno per ampliarlo nel territorio di Terni, dove già esiste, e avviarlo su Narni e Amelia. Ma non è tutto.
Ulteriori risorse per 800 mila euro – aggiunge Rueca – sono state previste per lavori di potenziamento della rete e ricerca perdite a Stroncone, San Gemini e Montecastrilli, così come altre 200mila euro sono state stanziate per interventi di miglioramento delle reti e riduzione della pressione in altre zone. Su tutto il parco interventi, ovviamente – conclude – spicca il nuovo acquedotto Scheggino-Pentima che assicurerà una quantità di acqua più elevata rispetto a quella attuale e di qualità superiore”.
Nello specifico per la tutela idrica sono già stati fatti nuovi pozzi a Ficulle, Narni e Giove, con una nuova adduzione sempre a Ficulle. Altri interventi riguardano Montecchio, Fabro, Attigliano, Baschi, Ferentillo, Parrano, Montefranco, Calvi e Narni. “La task force – riprende il direttore generale – si giova dell’apporto operativo di Asm e Aman ed ha il compito di controllare costantemente tutto il territorio provinciale e di intervenire in tempo reale in caso di eventuali criticità, nonché di predisporre attività progetti, e investimenti per la tutela della risorsa idrica e gestioni operative sui sistemi di adduzione, i pozzi e le reti”.
In questo contesto sarà aumentata l’attività di osservazione della qualità dell’acqua nelle sorgenti campione di Lupa, Peschiera e Pacce e sarà avviata una campagna di sensibilizzazione su due versanti: Fra i cittadini per il risparmio e l’uso corretto dell’acqua, fra i sindaci per l’emissione di ordinanze, in caso di necessità, per l’utilizzo dell’acqua in modo corretto rispetto alle eventuali emergenze contingenti.