Sindacati in trasferta a Cremona per incontrare i vertici di Arvedi-Ast. Nella fattispecie il presidente Giovanni Arvedi, il vice-presidente Mario Arvedi Caldonazzo, il direttore del personale Giovanni Scordo e il direttore di Ast, Dimitri Menecali.
Di fatto, nella riunione, è stata confermata da parte dell’azienda la volontà “di un piano di rilancio per Ast nella misura degli investimenti con un orizzonte temporale però più incerto legato alla soluzione del problema del costo dell’energia, annunciando proposte e interlocuzioni a livello istituzionale risolutive per giungere al più presto a un accordo di programma che concretizzi le volontà della proprietà”.
Fim Fiom e Uilm hanno altresì esposto le ragioni che le hanno portate allo sciopero del 19 novembre a causa della indisponibilità dimostrata dall’azienda di discutere nei dettagli il piano industriale.
In proposito il cavalier Arvedi – riferiscono i sindacati – ha espresso la volontà di proseguire il progetto con una maggiore trasparenza e con il coinvolgimento dei lavoratori attraverso le organizzazioni sindacali. “Primi risultati”, li definiscono i sindacati.
Tuttavia – rilevano Fim Fiom e Uilm – permangono nodi non sciolti, per questo servono impegno e responsabilità di tutti i soggetti istituzionali coinvolti, dal MIMIT alla Regione.