“Apprendiamo in queste ore che il Comune di Terni sta lavorando a una proposta di delibera che punta a eliminare del tutto lo smart working, riportando di fatto l’amministrazione indietro di trent’anni dal punto di vista digitale. Mentre tutto il mondo, anche a seguito della pandemia, sta andando nella direzione opposta, ecco che invece la giunta vuole abolire l’utilizzo di questa tipologia di lavoro, peraltro oggi prevista un solo giorno a settimana per i dipendenti comunali”. Così Sergio Silveri, segretario provinciale del sindacato Csa Terni Ral (Regioni Autonomie Locali), appena la settimana scorsa.
Oggi lo stesso Silveri annuncia che “Il Comune di Terni ha confermato il lavoro digitale per i propri dipendenti, facendo di fatto marcia indietro rispetto a quelli che erano gli scenari profilati dalla stessa amministrazione. Si tratta di un successo per il Csa, che per primo ha tirato in ballo la questione e che ha partecipato attivamente alla trattativa”.
Il tavolo era stato convocato dopo che lo stesso Csa aveva reso note le volontà del Comune di voler eliminare la possibilità del lavoro digitale per i dipendenti comunali. All’incontro hanno preso parte l’assessore al Personale Lucio Nichinonni, il direttore generale Claudio Carbone, la Rsu e le altre organizzazioni sindacali.
“Il Comune ha annunciato che tornerà sui suoi passi – spiega Silveri – di fatto confermando lo schema attuale con la possibilità di lavoro digitale (smart working) di norma una volta a settimana. Il nuovo schema prevede anche un piano per lo smaltimento delle ferie pregresse, che verrà concordato secondo contratto di comparto, come era già nelle previsioni. Per noi del Csa dunque un successo importante, portato avanti anche grazie alla mediazione dell’assessore Nichinonni e delle altre parti coinvolte”.