“La sanità è una emergenza nella provincia di Terni, una emergenza che deve essere affrontata in maniera adeguata, con gli strumenti che abbiamo a disposizione e con la capacità di una straordinaria attività amministrativa che al momento non vediamo”.
Lo ha detto Attilio Romanelli , segretario generale dello SPI-Cgil di Terni, intervenendo lo scorso venerdì pomeriggio, alla tavola rotonda organizzata dal sindacato a Terni nell’ambito della festa di LIBERETA’.
“Più volte – ha aggiunto Romanelli – abbiamo chiesto con Cisl e Uil incontri alle istituzioni, alla presidente della giunta regionale, all’assessore alla sanità, al sindaco di Terni , per discutere sui temi dell’assistenza, della non autosufficienza e in generale della sanità, non abbiamo avuto risposte o almeno risposte adeguate, questo è un fatto grave, lesivo per la democrazia” pertanto “dobbiamo ricostruire un movimento che costringa le istituzioni ad ascoltarci. Questa idea della democrazia delegata segna i suoi limita e dimostra la sua debolezza”.
Sempre sul tema della sanità Romanelli ha sottolineato come la spesa pro capite in provincia di Terni sia più bassa di quella di Perugia. “E’ un elemento di diseguaglianza che va affrontato – ha detto Romanelli – come la situazione delle strutture ospedaliere nella provincia di Terni”.
“Questo della sanità – ha detto ancora Romanelli – è un tema che interessa tutti, non c’è distinzione politica, di colore, la salute e la sanità sono un patrimonio assoluto del sistema democratico italiano , la sanità pubblica garantita a tutti è un valore , è un atto di giustizia sociale”.
Al dibattito hanno preso parte Claudio Cipolla, segretario generale della CGIL di Terni, Maria Rita Paggio, segretaria generale dello SPI-Cgil Umbria, Andrea Filippi segretario nazionale FP Cgil Medici e Ivan Pedretti, segretario nazionale SPI-Cgil.