Lo Spi Cgil con le leghe Cervino-Ferriera e Valserra – Colleluna si sono incontrati con l’assessore ai servizi demografici del Comune di Terni per chiedere la non chiusura degli uffici decentrati di Borgo Bovio e via degli Oleandri.
“La dismissione dei servizi comunali penalizza alcune fasce della popolazione ternana, in modo particolare gli anziani e le persone non autosufficienti, si legge in una nota, che sarebbero costretti ad utilizzare gli uffici centrali in Corso del Popolo, oggi già frequentati da molte persone con file lunghe ed evidenti disagi.
Le ragioni addotte per la chiusura sono legate all’insufficiente personale del Comune occupato in questi servizi e ai processi di informatizzazione promossi e sostenuti da leggi nazionali. Riteniamo queste motivazioni non convincenti e soprattutto non rispondenti alle caratteristiche della popolazione a cui ci riferiamo. E’ sbagliato, a nostro avviso, abbandonare il territorio e i presidi istituzionali, sono necessari per ridurre le distanze e la crescente diffidenza tra Ente Comune e la popolazione amministrata, questa situazione si è ulteriormente aggravata per tutti coloro che hanno bisogno dei rinnovi del bonus acqua, luce e gas e non trovando aperti gli uffici circoscrizionali debbono affidarsi alla disponibilità del sindacato.
Per queste ragioni abbiamo avanzato la proposta di mantenere aperti gli uffici alcuni giorni della settimana.
Siamo in attesa da 20 giorni di una risposta, come ci è stato garantito, che tarda ad arrivare. Ricordiamo che nella sede di Borgo Bovio è collocata la Sala del Commiato, per tutti coloro che non intendono avvalersi dei luoghi della cristianità dopo il decesso, atto di assoluto rispetto per chi non credente in una società laica.
Ascoltare e rispondere, sono atti fondamentali per un governo cittadino attento a mantenere un fiducioso rapporto tra l’Istituzione e le persone amministrate”.