La notizia di oggi sul fronte tormentato del progetto “stadio-clinica” è che è stata firmata la convenzione fra la “Stadium S.p.A” e il comune di Terni per la costruzione dello stadio nuovo di Terni. Per la circostanza, come testimonia una foto pubblicata dal vice sindaco Riccardo Corridore, sono ricomparsi a Terni i fratelli D’Alessandro, pur sempre ancora proprietari della Ternana e dunque della società di scopo “Stadium S.p.A.”. Senza la loro firma la società da oggi, non sarebbe stata attiva.
Costituita la “Stadium S.p.A” che realizzerà il nuovo stadio della Ternana
Nel corso della conferenza stampa è stato fatto anche un cronoprogramma, a partire da oggi. Ovverosia 90 giorni per la presentazione del progetto esecutivo, 30 giorni per la risposta dell’ente pubblico. “A gennaio – ha detto Bandecchi – cominceranno a lavorare le ruspe”. “A gennaio-febbraio”, ha confermato a margine il project manager Sergio Anibaldi.
La costruzione dello stadio è legata indissolubilmente alla costruzione della clinica per la sostenibilità finanziaria del progetto. Come è noto, infatti, la Unicusano che realizzerà la clinica, verserà 14 milioni di euro alla società che costruirà il nuovo stadio e del quale sarà proprietaria per 44 anni, rinnovabili.
Sulla costruzione della clinica Bandecchi ha ribadito: “A Terni nascerà una clinica per forza sennò con tutti i soldi che la regione deve pagare ne nascono due cliniche, non stiamo a giocare”. E sul nuovo ospedale di Terni ha sostenuto: “non si fa l’ospedale di Narni-Amelia (ha detto stadio ma si riferiva all’ospedale ndr.) se prima non si fa quello di Terni”.
Rispondendo a una domanda Bandecchi si è definito “duce-democratico”. Gli è stato chiesto se potrebbe tornare in possesso della Ternana (glielo avevamo chiesto anche noi qualche giorno fa e lo aveva escluso per i guai che gli ha creato con la finanza). Bandecchi ha risposto. “ora è prematuro, se lei mi troverà e mi verrà a intervistare come duce democratico nella Camera dei Deputati allora io potrò riprendere la Ternana. L’ultimo duce democratico – ha specificato – è stato Giulio Cesare. Se invece non mi troverà alla Camera dei Deputati non la posso prendere”.