Ma davvero basta l’esternazione di un paio di sezioni della periferia di Perugia di un partito per scatenare un putiferio a Terni?
Due segretari di circolo (del Pd, ma il particolare in questa sede non ha importanza) esprimono un concetto e a Terni vanno in fibrillazione il Sindaco Leonardo Latini, la seconda carica Istituzionale cittadina (il Presidente del Consiglio comunale Francesco Ferranti) e replicano? E mica basta. A loro si è aggiunto anche un deputato (Raffaele Nevi), e naturalmente la Lega di Terni, e chissà chi altro da qui a notte. Non è un bel segnale. Sembra, anzi, quasi la manifestazione di un complesso d’inferiorità.
Marko Hromis e Antonello Chianella: un domani potrebbero anche diventare statisti di fama europea, ma al momento di chi parliamo? Sono i nomi dei segretari dei circoli Pd di San Sisto e Settevalli di Perugia, e mai avrebbero probabilmente pensato che le loro sezioni di partito potessero vivere un momento di tale notorietà, seppure dall’altra parte dell’Umbria. O potessero rivelarsi così “potenti”.
Per chi a Terni non è stato informato, un breve accenno all’accaduto. I due circoli perugini si sono posti una domanda: che c’entra una clinica privata con uno stadio di calcio? Ed in effetti è una domanda legittima se chi interviene su un argomento non valuta a fondo certe particolarità, situazioni, esigenze pratiche. Ma a regola di bazzica la domanda ci sta: servizio sanitario e una squadra di calcio non è che siano immediatamente collegabili se ci si ferma alla superficie.
Che Stefano Bandecchi, presidente della Ternana e proponente dell’operazione stadio-clinica a Terni risponda risentito è anche ovvio, sentendosi chiamato in causa e non tollerando che ci sia chi va a fare i i conti in tasca a lui e alla società che presiede.
Ma che al volo di una mosca si risponda a cannonate istituzionale appare davvero come un segno di debolezza.
A meno che non si voglia prendere la palla al balzo per un’operazione di propaganda. In tal caso i due segretari di circolo perugini il futuro da statista possono considerarlo bello e incartato.