Sul progetto stadio-clinica a Terni, duello Lega-Pd.
Se la Lega può affermare che “emergono allo scoperto i veri oppositori del progetto” , il Pd di Terni risponde bollando come “incomprensibili, inaccettabili e inopportuni” le ingerenze dei circoli perugini e ricordando comunque che c’è “un iter procedurale della Regione”.
“Finalmente emergono allo scoperto i veri oppositori del progetto stadio-clinica proposto dal presidente della Ternana Stefano Bandecchi e oggi all’attenzione della Conferenza dei servizi in Regione Umbria dopo il voto favorevole della maggioranza di centrodestra in consiglio comunale a Terni”.
Lo scrivono la senatrice della Lega Valeria Alessandrini e il consigliere regionale, sempre della Lega, Daniele Carissimi.
“In una nota al limite del paradossale – aggiungono – il Partito Democratico di Perugia si oppone esplicitamente alla realizzazione di questa importante iniziativa che permetterà non solo di valorizzare un’area cittadina, ma anche di creare importanti opportunità di sviluppo e posti di lavoro a vantaggio dell’Umbria intera.
Non è un caso che queste dichiarazioni arrivino proprio da quel partito che, dopo non essere riuscito ad apportare alcuna progettualità a Terni, confinandola nell’angolo del dissesto economico quando governava, adesso esplicita su base meramente campanilistica, ostracismo ideologico sulle iniziative prodotte dalla giunta Latini per il rilancio della città.
Iniziativa peraltro che non giunge nuova, non potendo dimenticare anche gli striscioni davanti al Consiglio Regionale finalizzati a contestare il progetto in nome di un opposizione immotivata, unicamente precostituita per impedire a Terni di crescere.
Adesso si spiegano i motivi che hanno spinto gli esponenti del PD di Terni ad astenersi in consiglio comunale nella votazione del progetto. Come Lega continueremo a lavorare per tutte quelle occasioni di sviluppo per la città che riteniamo valide per il territorio e per i ternani tutti, non ci fermeremo di fronte alle prese di posizione contrarie allo sviluppo e all’equilibrio dei territori capaci di restituire innovazione e lavoro”.
La risposta del PD è affidata al segretario comunale Pierluigi Spinelli.
“Una dimensione come quella umbra fa sì che ogni importante investimento abbia risonanza generale, purtuttavia l’eventualità della clinica o di un nuovo stadio che insistano sul territorio della città di Terni resta una questione prima di tutto di interesse ternano, su cui i cittadini, la politica, le parti sociali e i portatori di interesse si confrontano da mesi, realizzabile attraverso iter procedurale della Regione, dunque fuori dalla portata e dal raggio di azione di soggetti estranei come circoli di partito perugini, le cui ingerenza risultano incomprensibili e inaccettabili.
Da tempo il Pd di Terni – sostiene Spinelli – i sta portando avanti una complessa battaglia che ha come fine la salvaguardia della sanità ternana e regionale, esprimendo posizioni chiare e trasparenti e preoccupazione sul degrado della sanità pubblica, che deve essere attenzionata e ricondotta verso l’eccellenza che fino a poco tempo fa rappresentava a livello nazionale.
La nostra bussola è sempre stata l’interesse cittadino e la trasparenza e linearità delle regole e delle procedure. Abbiamo trovato inaccettabile, e per questo ci siamo astenuti in consiglio comunale, che un abnorme incremento delle superfici commerciali, contestato nettamente dall’associazionismo economico, venisse posto come ulteriore precondizione obbligatoria all’operazione, introducendo un ulteriore elemento di opacità.
La reazione del sindaco Latini a un’uscita sicuramente inopportuna del circolo perugino di Settevalli però, è un estremamente goffo tentativo di strumentalizzazione per distogliere l’attenzione dalla situazione drammatica della sanità, che è l’unico vero tema, che i cittadini ogni giorno e sempre di più vivono sulla loro pelle e di cui subiscono il degrado. Una reazione allo smarrimento di chi non sa più che pesci pigliare, posto che lo abbia mai saputo”.
COSA HA SCRITTO IL SINDACO LATINI