“Leggendo il parere di Paolo Balduzzi (Università Cattolica di Milano) sul progetto stadio /clinica definito d’ interesse pubblico dalla massima assise del capoluogo Terni , mi lascia perplesso il passaggio nel quale l’ex ministro della sanità dice che la regione e la Asl avrebbero dovuto stoppare la procedura ab origine”.
A dirlo è il presidente del consiglio comunale di Terni Francesco Ferranti.
“Al contrario però – aggiunge Ferranti – regione ed Asl nella conferenza dei servizi indetta dal comune di Terni nel 2021 non si espressero e il parere della conferenza dei servizi fu favorevole con alcune prescrizioni , da qui il voto del consiglio comunale , gli investimenti del privato nei progetti e la legittima aspettativa ingenerata in un territorio . Credo che Balduzzi – aggiunge ancora Ferranti – avrebbe dovuto tenere conto di quella conferenza dei servizi e del voto del consiglio comunale di Terni , sono fiducioso che questa volta la regione a differenza dell’altra , esprimerà un parere che vada nella direzione di soddisfare le esigenze sanitarie di un territorio che è sprovvisto di posti letto privati accreditati e quindi di migliorare l’efficienza del sistema sanitario regionale .Oltre agli auspici su questi elementi è mia intenzione coinvolgere nella riflessione utile al pubblico interesse l’assemblea cittadina. Aggiungerei – conclude il presidente del consiglio comunale di Terni – che dal punto di vista politico non è più possibile avere come hanno previsto le sinistre al governo della Regione 5 cliniche private convenzionate a Perugia e 0 a Terni”.
Oggi Sporterni pubblica il parere espresso dal professor Balduzzi che, in sostanza, sostiene che la regione Umbria potrebbe
a) motivare in sede di conferenza di servizi l’impossibilità giuridica di procedere secondo il percorso proposto dal proponente privato e recepito dal Comune di Terni, facendo eventualmente salva, nei termini sopra indicati, la sola autorizzazione alla realizzazione della struttura sanitaria.
b) avviare, all’interno della discussione in corso sul nuovo Piano sociosanitario regionale, una ricognizione delle esigenze della programmazione sanitaria nell’area della Provincia di Terni, dalla quale potrebbe emergere uno spazio per l’Azienda unità sanitaria locale nel senso dell’attivazione di una chiamata di disponibilità di soggetti privati, anche non profit (ma con le precisazioni fatte prima).
c) valutare la praticabilità di una sperimentazione gestionale, secondo le linee sopra tratteggiate.
La decisione definitiva spetta alla Conferenza regionale dei servizi convocata per il 3 novembre.