Non c’è pace per il manto erboso del Liberati!
Dapprima lo smantellamento di quello che è stato calcato dalle scarpe di calcio di campioni come Rivera, Mazzola, Gigi Riva e via dicendo, che ha vissuto giornate memorabili con le varie promozioni e qualche giornata amara con la retrocessione, la posa in opera, poi, di quello dell’era Zadotti dopo la promozione in serie B, ed ora le gravi problematiche per il suo stato di salute.
Da qualche giorno, infatti, il manto erboso, nonostante le cure dell’addetto al campo, presenta delle chiazze marroni che di giorno in giorno diventano sempre più vaste e tutto ciò a causa dell’impossibilità di innaffiarlo. Il pozzo da cui veniva attinta l’acqua, infatti, è stato da tempo chiuso con l’apposizione dei sigilli con gravi ripercussioni sullo stato di salute dell’erba.
Un problema di non facile risoluzione visto che nemmeno con l’acqua portata con le autobotti si riesce a far fronte all’esigenza di un’area così vasta.
Ed allora che fare?
Crediamo che chi di dovere debba provvedere ad esaminare le problematiche esistenti e che hanno causato la chiusura di quel pozzo e, nel limite del possibile, mettere in atto tutte quelle misure atte a risolverle altrimenti nel giro di pochi giorni, visto che è arrivato il caldo, del manto erboso non resterà che il ricordo.
Ricordando che per compromettere del tutto il manto erboso occorrono solo pochi giorni, mentre per ricrearlo occorrono settimane e settimane di lavoro con un dispendio di risorse economiche non indifferenti.