E’ stato effettuato nell’ospedale di Terni, il 13 giugno, dall’equipe guidata dal neurochirurgo Sandro Carletti, l’ultimo dei trapianti di cellule staminali su altrettanti pazienti affetti da Sclerosi multilpa (e non da SLA come avevamo scritto in un primo momento).
Ad annunciarlo è stato il professor Angelo Vescovi durante l’assemblea Nazionale della Pontificia Accademia per la vita, presieduta dal vescovo emerito della diocesi di Terni, Mons. Vincenzo Paglia.
“I tre pazienti – ha detto il professor Vescovi – hanno reagito bene e non stanno manifestando effetti collaterali.”
I test sono condotti in collaborazione con l’azienda ospedaliera Santa Maria di Terni, con la Fondazione cellule staminali di Terni, con lo Swiss Institute for regenerative medicine e l’ospedale cantonale di Lugano.
In ognuno dei tre trapianti sono stati iniettati 5 milioni di cellule staminali nella cavità del ventricolo laterale cerebrale in modo da favorirne la diffusione nel sistema nervoso centrale attraverso il liquido cefalorachidiano che lo avvolge per proteggerlo.
“Siamo orgogliosi dei risultati raggiunti in questa prima parte della sperimentazione – ha commentato il prof. Angelo Vescovi – e già guardiamo al futuro.” Infatti i ricercatori sono in attesa delle autorizzazioni per procedere, nei prossimi mesi, con il trapianto di cellule staminali cerebrali in altri 15 pazienti arruolati per la sperimentazione di Fase1 dalla quale si avranno risposte sulla sicurezza e tollerabilità della terapia. In questo nuovo gruppo , che comprende pazienti in una fascia di età che va dai 18 e i 60 anni, si prevede di raddoppiare la quantità di cellule staminali da trapiantare, passando da 5 a 10 milioni. E’ in programma un ulteriore incremento nei gruppi successivi di pazienti che saranno sottoposti a trapianto. Conclusa questa prima fase di sperimentazione , è previsto un periodo di monitoraggio, con controlli mensili nel primo anno e semestrali nei successivi 5 anni dal trapianto.
Il professor Angelo Vescovi , attualmente, ricopre l’incarico di direttore scientifico della Revert Onlus e dell’ospedale Casa sollievo della sofferenza di San Giovanni Rotondo.