E’ stato di agitazione alla FBM di Dunarobba, lo stabilimento per la produzione di laterizi e materiale edile delle Fornaci Briziarelli Marsciano. Ad indirlo sono state le organizzazioni sindacali di categoria FILLEA-CGIL, FILCA-CISL e FENEAL-UIL, dopo le assemblee con i dipendenti preoccupati per le condizioni di lavoro all’interno del sito.
I sindacati parlano di chiusura da parte dell’azienda, su alcune questioni ritenute fondamentali, quali l’innalzamento della percentuale di part-time (fermo al 50%); l’abolizione dell’orario di lavoro attualmente applicato in azienda, cioè di 6 ore e 40 al giorno su 6 giorni, che – spiegano – genera una eccessiva presenza sul posto di lavoro e scarsi livelli di recupero psico-fisico per i dipendenti; l’alleggerimento della condizione lavorativa di chi opera nella doppia di veste di operatore di produzione/manutentore, soggetti a cui l’azienda impone ritmi pericolosamente insostenibili; l’aumento delle presenze per ogni turno anche per una questione di sicurezza ed un alto livello di relazioni sindacali.
“La risposta dell’azienda – dicono i sindacati – è stata sempre la stessa, NO”. Per questo le organizzazioni sindacali si riservano di attuare, “senza ulteriore preavviso, tutte le forme di lotta necessarie affinché la proprietà ponga in essere tutto quanto in suo potere per rimuovere il grave stato di sofferenza in cui oggi versano i lavoratori di Dunarobba”.