Che a Terni non tiri una buona aria è cosa nota da anni: dal 2011 al 2016 lo sforamento del valore limite di PM10, consentito dalla legge nell’arco di un anno 35 volte, è stato sempre superato e nei primi dieci giorni del 2018 ha già raggiunto i 7 superamenti. Ora il Comune cerca di porre rimedio alle emissioni in atmosfera con due provvedimenti a tutela della salute dei cittadini che vanno ad incidere sui due principali fattori di inquinamento: veicoli e riscaldamento. Entrambi entreranno in vigore da lunedì prossimo e lo resteranno fino alla fine di marzo. Il primo provvedimento riguarda lo spegnimento dei camini, delle stufe e delle caldaie a combustione di biomassa legnosa ad uso domestico nelle giornate di lunedì e martedì. L’Umbria è la regione con il più alto uso procapite di legna ma forse non molti sanno che un chilo di legna produce 8 grammi di PM10, un chilo di pellet un grammo, un metro cubo di metano ne produce 0,006 grammi. Addirittura mezza giornata di camino acceso equivale a 3.500 km di un’auto Diesel. A fronte di questi dati, l’ordinanza dell’amministrazione comunale che effettuerà dei controlli a campione ed ha in animo di realizzare un censimento di tutti i punti fumo presenti in città. Sono esclusi dal provvedimento i camini utilizzati come unico mezzo di riscaldamento e quelli ubicati nelle zone di Cesi, Marmore, Miranda e tutta la Valserra in quanto si trovano a 300 metri sopra il livello del mare.
La seconda ordinanza riguarda l’estensione del divieto di transito dei veicoli euro 3 nella Zona di Salvaguardia Ambientale, sempre nei giorni di lunedì e martedì, nelle fasce orarie 8.30-12.30 e 15.30-19.30. Inoltre, per i mezzi alimentati a metano e Gpl l’Amministrazione Comunale aderisce all’iniziativa Carburanti basso impatto (ICBI), finanziata dal ministero dell’Ambiente con oltre 800.000 euro, tramite la quale è possibile ottenere incentivi da 500 a 1.000 euro per l’installazione di impianti Gpl o metano su veicoli, sia ad uso privato che commerciale, di categoria euro 3, 4 e 5. Gli incentivi sono erogati direttamente dalle officine che hanno aderito all’iniziativa.
“Il mancato rispetto dei valori limite nella Conca Ternana – ha ricordato l’assessore all’Ambiente Emilio Giacchetti – è già oggetto di una procedura di infrazione presso la Commissione Europea, che potrebbe avere pesanti ripercussioni in termini economici per la città”.
“Queste misure – ha detto il sindaco Leopoldo Di Girolamo – anticipano alcuni degli interventi che gli uffici tecnici e la Giunta hanno inserito nel Programma ambientale strategico approvato a novembre scorso che attende l’esame del Consiglio Comunale per il via libera definitivo, che quindi presto saranno affiancate da ulteriori interventi”.