Lo spreco alimentare in Italia vale circa 16 miliardi di euro all’anno. Uno spreco che avviene soprattutto in casa, dove si butta fra il 60 e il 70% del totale di cibo in eccedenza.
Per porre un freno a questo spreco nel 2016 il Parlamento ha approvato una legge che porta il nome della sua prima firmataria, Maria Chiara Gadda.
Grazie ad alcune norme contenute nella legge, come ad esempio la semplificazione delle procedure per chi dona prodotti alimentari e la riduzione della tassa dei rifiuti per le aziende che donano cibo, al Banco Alimentare sono aumentate di circa il 20% le donazioni.
La classe 4^ E del Liceo Scientifico “Renato Donatelli” di Terni proprio con un disegno di legge che apporta modifiche alla Legge “Gadda” è risultata tra i vincitori del Concorso nazionale indetto dal Senato della Repubblica dal titolo “Un giorno in Senato”.
Il progetto della classe ternana parte dall’esperienza svolta in collaborazione con il Banco Alimentare dell’ Umbria che ha comportato la partecipazione alla “Giornata della Colletta Alimentare”, svoltasi il 30 novembre 2019, nel corso della quale gli studenti, insieme alle professoresse Nicla Michiorri, Carla Carnevali e Manola Angeli, hanno aiutato l’associazione a raccogliere beni alimentari presso quattro grandi magazzini ternani e hanno compreso quanto cibo in eccedenza viene gettato anziché essere riutilizzato per i bisogni umani e animali.
Coadiuvati dalle referenti, professoresse Nicla Michiorri e Orsola Felici, gli studenti, dopo uno studio della situazione normativa del settore e dei dati dello spreco in Italia e nel mondo, hanno redatto un disegno di legge e la sua relazione introduttiva, hanno simulato la votazione degli emendamenti da alcuni di loro presentati e la votazione finale del testo.
Ciò ha permesso alla classe dapprima di essere selezionata tra le 22 che hanno superato il primo step del concorso e infine di conquistare la giuria risultando tra i vincitori.
Grazie a questa vittoria gli studenti della 4^ E del liceo Donatelli trascorreranno in Senato due giorni di studio nel corso dei quali potranno esporre ai senatori il proprio disegno di legge.