“Dopo una sentenza negativa del Tar che in pratica ha obbligato l’Anas a cambiare il percorso originariamente previsto, siamo ormai ad una svolta vera e positiva verso il completamento del tratto finale da Monte Romano alla A12 della Rieti-Terni-Orte Civitavecchia”.
Lo afferma l’assessore regionale alle infrastrutture, Enrico Melasecche.
“Dopo vari sopralluoghi cui ho partecipato personalmente, sostenendo da sempre questa battaglia di progresso – ha sostenuto l’assessore – si è svolto presso la Prefettura di Viterbo pochi giorni fa l’ennesimo confronto fra tutti gli attori interessati a portare a compimento l’opera. Una sentenza negativa del TAR (non tutti i mali vengono per nuocere…) fa prevalere il buon senso per cui si andrà a realizzare un primo stralcio che consiste nel bypass dell’abitato di Monte Romano con apertura del cantiere entro il 2022 investendo subito 200 milioni disponibili. Nel frattempo si procede con la nuova progettazione del tratto terminale, passando non più nella Valle del Mignone ma in quella adiacente del Ranchese, molto più arida, con il benestare degli ambientalisti e degli agriturismi locali. Si tratta di un grande risultato per le popolazioni interessate del viterbese ma anche per chi vive e lavora nelle aree interne centrali.
La speranza insomma è l’ultima a morire – sottolinea ancora Melasecche – soprattutto se sostenuta dalla volontà di chi non si è mai arreso di fronte a vicende che, come tante altre in Italia, hanno dell’incredibile. Il collegamento da sempre agognato della Rieti-Terni-Orte-Civitavecchia, completata recentemente nella parte umbro-reatina con gli svincoli di Colli sul Velino e di Piediluco, dopo cambi repentini di progetti e fallimenti di imprese, consentirà, una volta realizzata la parte terminale Monte Romano-Civitavecchia, di raggiungere in tempi certi ed agevolmente il porto più importante del Tirreno centrale”.
“La Giunta regionale dell’Umbria – conclude Melasecche – anche grazie all’impegno della presidente Tesei, farà di tutto per seguire da vicino i vari iter procedurali in modo da poter conseguire un altro importante obiettivo di legislatura. Salta così un altro tappo e l’Umbria fa l’ennesimo passo avanti per rompere il proprio isolamento, questa volta verso il Tirreno”.