Dopo il successo del concerto di apertura al Calvi Festival con l’esibizione, il 2 agosto scorso, del Quartetto Artemisia, Magazzini Artistici si appresta a dare vita ad un nuovo inedito spettacolo, portando Shakespeare nell’antica Ocriculum. Sabato prossimo 17 agosto alle 19 all’anfiteatro del Parco archeologico di Otricoli andrà infatti in scena “I tre volti di Shakespeare: Amleto, Otello, Re Lear”, scritto e diretto da Germano Rubbi con Elisa Gabrielli, Damiano Angelucci, Amedeo Carlo Capitanelli e lo stesso Rubbi. Musiche di Francesco Verdinelli e aiuto regia di Gabriela Carmen Marin.
Lo spettacolo rientra nell’ambizioso e affascinate progetto “Teatri in Rete, secondo atto” (finanziato con fondi Por Fesr 2021-2027) che Magazzini Artistici ha lanciato in questa estate e che tocca 8 Comuni in tutta l’Umbria (Terni, Spoleto, San Gemini, Calvi dell’Umbria, Città della Pieve, Massa Marta, Otricoli e Montecastello di Vibio) coinvolgendo un totale di 32 artisti, tutti di richiamo nazionale, tra attori, danzatori, musicisti, coreografi, autori, sceneggiatori e registi, oltre, naturalmente a costumisti, tecnici e scenografi.
Lo spettacolo – “I tre volti di Shakespeare” inchioda lo spettatore alla poltrona rivelandogli la vera natura dei tre personaggi e, di conseguenza, la vera natura e le debolezze dell’uomo. In questo contesto, la figura femminile, unica e vera “voce libera” dal monologo interiore, rappresenta il fil rouge che unisce i tre personaggi permettendone il proprio “uscire allo scoperto” nelle parti dialogate, estrapolate dalle opere di Shakespeare che, al contrario del monologo di cui si fanno carico, interagiscono con un interlocutore che funge da contraddittorio.
Molte delle opere di William Shakespeare prendono vita e si sviluppano all’interno di castelli, torri ed edifici: una sorta di prigioni in cui racchiudere le più terribili passioni umane che il grande poeta drammaturgo sapeva indagare come nessun altro mai prima e dopo di lui che, a bene vedere, rappresentano inequivocabilmente la solitudine dei protagonisti che vi risiedono.
“I tre volti di Shakespeare” è un’operazione drammaturgica in grado di accostare a frammenti delle più celebri tragedie shakespeariane temi di grande urgenza contemporanea come violenza psicologica (Amleto), femminicidio (Otello), sottomissione di genere (Re Lear).
Scena dopo scena, una figura femminile guida il pubblico trasformandosi in Gertrude, Desdemona e, allo stesso tempo, le tre figlie di Lear, portando avanti una serie di dialoghi con Amleto, Otello e Re Lear, interpretati da tre attori diversi, in cui ad emergere è un rapporto passionale, claustrofobico dove la solitudine che circonda i personaggi è, a sua volta, personaggio vivo e presente, poiché avvolge, chiude, ingabbia i pensieri e le azioni di tutti i protagonisti, relega tra le sue mura violenze e persecuzioni che spesso contraddistinguono i rapporti affettivi.
Lo spettacolo ha come punto di forza l’interazione fra i pensieri dei tre rispettivi personaggi shakespeariani, riprodotti in forma di monologo interiore, ed alcuni passi celebri delle opere di Shakespeare ad essi riferiti. Il prodotto è un testo che lascia trasparire ed affiorare la figura umana di ogni singolo personaggio inserito nella storia scritta su di lui.
L’indecisione nell’agire di Amleto; la gelosia di Otello e la cecità di Re Lear emergono nelle parole dei tre personaggi che, come rinchiusi in un manicomio (forse la scena potrebbe ricordarlo o no?) parlano al pubblico come se, in realtà, lo stessero facendo con loro stessi.
Info e prenotazioni 3278184788 – [email protected]. Costo ingresso 10 euro, biglietti acquistabili su Vivaticket o direttamente all’anfiteatro la sera dello spettacolo.