“Il progetto si condivide, non si impone; di questo siamo certissimi”.
Lo ha affermato l’assessore all’urbanistica del Comune di Terni, Francesco Andreani, presentando, insieme al collega alla Cultura, Giorgio Armillei, ART BONUS, sugli sgravi fiscali per chi interviene sui Beni Culturali.
“Nessuno è in grado di imporre alla città un progetto ma la città è sicuramente in grado di cercarlo insieme e ART BONUS prevede anche la ricerca di fondi per individuare insieme questo progetto con l’ipotesi di un concorso, una gara di livello internazionale, vedremo, però , sicuramente, siamo impegnati a fare un progetto condiviso; noi vogliamo coinvolgere altre realtà del territorio – ha aggiunto l’assessore Andreani – speriamo che ci siano, come è successo in altre parti d’Italia, realtà imprenditoriali che possano intervenire, ovviamente in quota”.
“Dal punto di vista contabile – ha precisato l’assessore – abbiamo stimato l’importo per il Verdi in 16 milioni e mezzo di euro, comprensivi dell’arredo urbano di via Carrara”
Tanti soldi, dunque, per il nuovo VERDI, ma le risorse , in attesa dei risultati eventuali di ART BONUS?: ” 3 milioni di euro sono stati già stanziati per la Torre scenica – ha detto l’assessore – per il resto, nelle previsioni del piano triennale delle opere pubbliche, fino a 9 milioni di euro si impegna l’amministrazione, quindi 6 milioni nuovi, il resto (circa 7 milioni e mezzo di euro) teniamo, per una cosa così importante , che ci sia il concorso dei privati”.
Un “aiutino” potrebbe arrivare direttamente dal governo che ,ai primi di agosto, renderà noti i beni culturali che si spartiranno 150 milioni di euro per il loro restauro. Sono 2.782 i casi segnalati all’iniziativa del governo denominata “[email protected]”, fra questi, anche il caso del Teatro Verdi di Terni, sollevato da Terni Città Futura.