Si fa sempre più aspra la discussione sulla ripresa o meno dell’attività agonistica nel calcio dopo le direttive della fase 2 che prevedono la ripresa degli allenamenti per il 18 maggio. E fino allora? Ci si potrà allenare in via individuale magari con una corsa al parco o negli spazi appositi ma mai in gruppo. Niente di più!
Il tutto, poi, senza essere certi che i campionati riprenderanno nonostante i protocolli sulla sicurezza e sulla tutela della salute stilati dalla Commissione medico scientifica della FIGC che non hanno convinto in pieno i consulenti del ministro della salute e dello sport.
Saranno giorni, quelli a seguire. in cui Gravina e i presidenti della A continueranno il loro pressing sull’autorità governativa affinché possa cambiare idea e dia il via libera alla ripresa del campionato evitando così il fallimento di alcune società che non hanno le risorse per poter continuare a vivere senza riscuotere la loro parte dei diritti televisivi, ad esempio. Si, perché se non si scende in campo Dazn, Sky e Img non corrisponderanno l’ultima rata dei diritti televisivi, il 18% circa, per la stagione 2019-2020.
In questo contesto la serie B di Balata, che reclama risorse dalla A e dalla FIGC, è in stand-by ed attende gli eventi e le sorti della serie A, mentre chi ha deciso è la Lega di Firenze che propone la chiusura della stagione perché evidentemente ci si rende conto dell’impossibilità di tornare a giocare in sicurezza per la mancanza di risorse da mettere in campo per adeguarsi scrupolosamente al protocollo che potrebbe subire variazioni ancora più stringenti. La decisione del Consiglio di Lega Pro del 18 aprile, prima deve essere approvata dall’assemblea dei presidenti della C, spostata dal giorno 4 al 7 maggio, e, poi, successivamente dal Consiglio e dal presidente Federale.
Non sono rare, però, le voci contrarie tra cui c’è quella di Bandecchi che, in alternativa alla chiusura della stagione, propone una ripresa da effettuare non prima del 25 agosto per portare a termine in sicurezza la stagione in due-tre mesi. Con questa ipotesi Bandecchi potrebbe giocarsi con la sua Ternana sia la Coppa Italia sia la possibilità di vincere i play-off senza affidare alla sorte la quarta promozione. Su questo versante, però, sta prendendo piede la possibilità di promuovere tra le seconde quella che risulta migliore in base ad alcuni parametri al momento sconosciuti. Una ipotesi, questa, che escluderebbe la candidatura della Ternana per la quarta promozione.
Bandecchi, poi, anche nella giornata di lunedì ha continuato a caldeggiare la proposta di una serie C Élite, formata da società che possono vantare una solidità economica finanziaria adeguata, mantenendo alle stesse lo status di professioniste, mentre le restanti potrebbero avvalersi dello status di semi-professionismo, quello in vigore fino a qualche anno fa, alleggerendo, e non di poco, i propri bilanci.
Insomma, Bandecchi propone, e sulla sua lunghezza d’onda c’è anche Adriano Galliani ma lui, grazie all’eccellente campionato disputato dal suo Monza, la promozione ce l’ha già in tasca insieme a Reggina e Vicenza. E, quindi, non ha alcun interesse ad agitarsi!