nella foto di Stefano Principi ( Ternanacalcio.com ) il tiro di Falletti con cui la Ternana è passata in vantaggio
La sconfitta riportata contro la Pro Vercelli ha il sapore di una resa della squadra che ha incamerato la decima sconfitta nelle ultime undici partite, 17 esima su ventinove disputate e la settima davanti al pubblico amico.
E non sono di certo più rassicuranti i dati per la difesa, la peggiore per gol incassati, e per l’attacco, il secondo peggiore della serie B.
Numeri preoccupanti che la dicono lunga sulla consistenza della squadra, ma che testimoniano solo parzialmente il pessimo rendimento della compagine di Carmine Gautieri.
Dalla partita di ieri pomeriggio se ne possono ricavare solo impressioni negative sia sotto l’aspetto del gioco che sotto quello della personalità e della professionalità.
Si può sbagliare un gol, si può sbagliare un intervento, ma non si possono commettere “ follie “ come quella commessa da Contini che, ad inizio di secondo tempo, ha lasciato la squadra in 10 con un gesto inconsulto e di una gravità inaudita proprio davanti agli occhi del guardalinee. Era ammonito e, nonostante ciò, non ci ha pensato due volte ad allargare il braccio sul volto dell’avversario con relativa espulsione per somma di ammonizioni. Un comportamento irresponsabile che ha penalizzato la Ternana che di problemi ne aveva già abbastanza. E non meno grave il fallo nel primo tempo su Bani con relativo cartellino giallo che ha condizionato il resto della gara di Coppola che ha anche commesso un errore banale in occasione del secondo gol di Bianchi con la compartecipazione all’errore di uno spaesato Aresti.
( foto a fianco di Marco Barcarotti )
Errori su errori, leggerezze su leggerezze sono il comune denominatore di una squadra nata male, corretta, in buona fede per carità, in modo ancor peggiore con i risultati che sono davanti agli occhi di tutti. E mentre per le altre squadre gli acquisti di gennaio stanno rappresentando la carta in più per conseguire la salvezza per la Ternana, invece, sono un peso al collo prima di affogare. Basti pensare che oggi nella formazione iniziale dei nuovi 7 arrivati uno solo era in campo ovvero Pettinari, sostituito al momento dell’espulsione di Contini con Diakitè, avvalorando la tesi di coloro che affermano che non sono giocatori pronti fisicamente per giocare una partita di serie B.
Non immune da colpe, però, anche Gautieri le cui convinzioni tengono ai margini della squadra un giocatore di rendimento come Petriccione che potrebbe giocarsi tranquillamente il posto con Ledesma, a proposito da quando ha qualche allenamento in più staziona sistematicamente in panchina, e con Coppola ma che non ha sfigurato anche quando è stato impiegato come mezzala.
Petriccione, però, è solo un esempio. Potremmo, infatti, chiederci il perchè di un Contini in campo da due/ tre giornate, al posto di un Di Noia, oggi dirottato addirittura in tribuna.
Situazione preoccupante anche per le dichiarazioni di Gautieri che ha fatto intendere che non tutto è rose e fiori e che per ognuno dei giocatori è giunta l’ora di metterci la faccia. Di assumersi le proprie responsabilità. Quanto mancate Fazio e Mazzoni! Con voi le cose sarebbero state più chiare e quello di avervi giubilato, allontanato dai colori rossoverdi è stato uno dei più gravi errori commessi dalla società e dalla stessa avallati.
( nella foto a fianco di Marco Barcarotti , alcuni dei giocatori rossoverdi sotto la Nord, Meccariello, Aresti, Palumbo, Coppola, Petriccione, Falletti )
Ed ora, non avendo la palla di cristallo, non sappiamo quale possa essere la reazione e quindi la possibilità di salvezza della Ternana, ma su una cosa crediamo non si debba transigere ovvero oltraggiare ulteriormente con prestazioni come quella odierna quei colori rossoverdi che rappresentano l’orgoglio, la passione ed il senso di appartenenza dei ternani agli stessi. Senza generalizzare, però, perchè qualcuno, non molti, nel gruppo che ci tiene alla maglia e ai colori ci sarà!
Non sappiamo quale possa essere il destino di Gautieri, le avvisaglie non sono rassicuranti per lui, ma se dovesse restare gli consigliamo di scegliere quegli uomini che gli danno più garanzie sul piano fisico e motivazionale e di andare avanti con quelli senza subire condizionamenti di alcun genere che solitamente rovinano l’ambiente e sono la causa di fallimenti anche di gruppi importanti.
Un po’ di coraggio in più non guasta soprattutto per far capire la lezione a chi non vuol saperne di impararla e che, quindi, conseguentemente è bene che si faccia da parte. Come, del resto, ha chiesto anche lo stesso tecnico rossoverde!