Più dell’allenamento che i rossoverdi hanno sostenuto in mattinata ed al quale mancavano Signorini, Gasparetto e Valjent, fermo per un affaticamento muscolare, nell’ambiente si parla della visita di Bandecchi alla squadra nella giornata di ieri. Una visita resasi necessaria dal momento che sta vivendo la Ternana e dalla pericolosa situazione di classifica che si è creata a due giornate dalla fine del girone di andata.
Non deve essere molto soddisfatto, il patron, del campionato dei rossoverdi, delle prestazioni dei giocatori, della conduzione tecnica. Del resto in un precedente comunicato aveva messo in dubbio la validità del lavoro fatto, e deve aver sentito la necessità, il bisogno di un confronto franco, sincero con la squadra e con lo staff tecnico.
E la sua insoddisfazione è venuta fuori prepotentemente nel momento in cui questa mattina all’inaugurazione dell’anno scolastico dell’Unicusano ha senza mezzi termini ripetuto che la Ternana è ancora in tempo per conquistare la serie A.
Affermazione forte di chi, non ce ne voglia Bandecchi, o non è al dentro di cose calcistiche e soprattutto di serie B o giudica talmente competitivo l’organico da metterne in dubbio la conduzione. Delle due l’una anche se nel calcio entrano in gioco tanti altri fattori, più o meno decisivi. Se potessimo dargli un consiglio lo inviteremmo a pensare ad un adeguato rafforzamento della squadra prima di lanciarsi in proclami di difficile attuazione.
Certo le dichiarazioni e la visita di Bandecchi avranno avuto l’effetto di muovere un pò le acque all’interno della Ternana, di chiarire alcuni aspetti che i diretti interessati, giocatori e staff tecnico, insieme dovranno affrontare così come hanno fatto all’indomani della partita persa a Frosinone quando il confronto portò ad una rivisitazione dell’atteggiamento in campo della squadra e che, anche se parzialmente, qualche frutto lo ha dato.
Un confronto intelligente, che se non è stato ancora fatto, il nostro auspicio è che ci si affretti a farlo, è sempre utile e giovevole alla causa prima che si creino malcontenti, spaccature e che si continui su una strada che non dà garanzie sul piano del risultato finale che è poi, aldilà del gioco espresso, quello che conta. E’ quello che fa classifica.
E tutto ciò prima che accada l’irreparabile visto che alle porte c’è un incontro difficile contro una diretta antagonista alla corsa verso la salvezza, la Pro Vercelli.
E prima ancora che tutti finiscano sulla graticola!