Peccato!
Ci hanno provato a mettere la firma sullo scudetto 2016-2017, ma non ci sono riuscite, purtroppo.
Avrebbero meritato sicuramente di più per quello visto nelle tre partite di finale, esclusa la prima in cui hanno subìto un’autentica disfatta.
Nelle altre due però hanno dimostrato di meritarsi quel titolo che, invece, è andato alle ragazze dell’Olimpus Roma, grande squadra per carità, che devono, però, ringraziare la Giustiniani che anche ieri sera ha parato tutto. Anche l’imparabile!
Sul piano tecnico sono stati alla pari con le romane che hanno evidenziato una maggiore freschezza atletica dovuta ai continui cambi operati da D’Orto, il tecnico, e con Pellegrini che, invece, ha dovuto fare i conti con una panchina corta ed alla fine questa situazione si paga.
Eppure la Ternana è stata in partita fino a poco dal termine e, addirittura, a 7 secondi dalla fine ha avuto la possibilità di andare ai supplementari con una calcio di rigore, ma anche in questa circostanza la Giustiniani si è superata sul tiro di Renata.
L’unico rimprovero che si può fare alla squadra rossoverde è quello di non aver saputo sfruttare la superiorità numerica per alcuni minuti per l’espulsione per doppia ammonizione della Lucileia perché sarebbe bastato passare dal 2-1 al 3-1 per mettere al tappeto le romane.
Ed invece, è arrivato il pari e poi l’espulsione di Pellegrini che ha rivitalizzato una spenta Dayane da Rocha che ha punito severamente le rossoverdi.
Lo scudetto è andato all’Olympus, ma non si può non esaltare la stagione delle ragazze di Pellegrini che hanno dato l’anima per realizzare un sogno, che hanno gettato il cuore oltre l’ostacolo in più di una circostanza, che hanno nobilitato il campionato con il loro comportamento, con il loro atteggiamento e con un gioco che spesso ha infiammato i palazzetti d’Italia. E non si può non lodare il lavoro di Federico Pellegrini che alla prima esperienza con il calcio a 5 femminile ha dimostrato di saper lavorare in maniera efficace e di guidare la squadra dalla panchina con autorevolezza. Deve solo avere, a nostro avviso, un pizzico di autocontrollo in più anche se dirlo dalla gradinata, senza essere coinvolti dall’adrenalina e dalla tensione gara, è facile.
E non si può non lodare la società dei Basile, Raffaele e Damiano, che da soli hanno messo in piedi un giocattolo che mostra ogni stagione di essere efficiente e competitivo e di trascinare centinaia e centinaia di tifosi che anche ieri sera hanno mostrato tutto il loro calore e tutto il loro affetto verso la squadra tifando e realizzando una coreografia da favola che è assolutamente unica nei palazzetti dello sport italiani.
Peccato, la delusione è stata grande, ma i meriti sono anch’essi grandi e non ce la sentiamo di definirla come una stagione deludente solo perché è stata persa la partita scudetto. La rabbia di ieri sera deve animare lo spirito di riscossa, di riscatto per la prossima stagione.
A fine partita, oltre alla delusione per l’esito, c’è stato un risvolto rosa piacevole con Neka che al microfono di Tele Galileo ha confidato una cosa bellissima: ” sto provando a diventare mamma, ci sto provando da due mesi e se ci riesco……..”
Anche se il calcio a 5 dovesse perdere una fuoriclasse come Neka, peccato che non abbia potuto giocare nelle due partite di finale, saremmo felici se potesse realizzare il suo sogno.