“Prepariamoci alla maggior parte delle partite che saranno così”. Partite anche di sofferenza “non come l’anno scorso” afferma Cristiano Lucarelli commentando la vittoria della Ternana per 1-0 sulla Spal. E ha sofferto anche lui a bordo campo.
“Piano, piano – ha aggiunto Lucarelli – stiamo diventando una squadra sotto ogni punto di vista, ci sono dei segnali incoraggianti.”
IL RAMMARICO
C’è un pizzico (e anche qualcosa di più) di delusione nelle parole di Cristiano Lucarelli nella conferenza stampa. Fa intendere benissimo che l’essere stato costretto (dalle circostanze) a cambiare modulo, a speculare sul vantaggio, a essere più guardingo, in sostanza a non fare la partita, non era la sua aspirazione. Ma le 3 sconfitte consecutive iniziali lo hanno costretto a rivedere la sua posizione. E per questo è rammaricato perché avrebbe voluto la Ternana con la mentalità trionfale dello scorso anno.
“Mi ricordo il giorno della mia presentazione qui, dissi che volevamo costruire una mentalità forte, una Ternana spavalda, una Ternana che voleva cercare la vittoria e non trovare la vittoria. Volevamo creare una mentalità d’acciaio, come un po’ questa città, volevamo essere sempre noi a fare le partite anche nella categoria superiore e non ci sono riuscito. Mi sarebbe piaciuto – ha detto ancora Lucarelli – fare qualcosa che a Terni avete già visto con Viciani. Mi piaceva entrare nella storia più per il cambio di mentalità che non per i risultati , mi sarebbe piaciuto ‘la classe operaia in paradiso’, non ci sono riuscito e questo è il mio dispiacere, al di là del fatto che poi sono contento perché stiamo vincendo le partite. Volevo costruire negli anni una Ternana dominante – ha detto ancora – che facesse sempre la partita.” E invece “ci siamo abbassati di 40 metri, dobbiamo fare di necessità virtù. La squadra andava aiutata e ha dimostrato, 40 metri più bassi, di essere più squadra.”