Due mesi tremendi, pieni di impegni aspettano la Ternana in virtù delle partite da recuperare, rinviate per i noti motivi relativi alla giustizia sportiva che l’articolo 41 del decreto Salvini dovrebbe ridimensionare enormemente rimandando tutte le controversie al tribunale amministrativo del Lazio. Evidentemente anche il Governo, o meglio il ministro con delega allo sport, non deve aver avuto una grossa considerazione sull’imparzialità degli organi federali e del Coni.
E veniamo agli impegni di campionato da sostenere da parte della Ternana nei prossimi due mesi.
Dopo la partita di domenica prossima al Liberati la squadra rossoverde giocherà la domenica successiva a Verona contro la Virtus Verona, alle 14,30, per poi tornare il campo il 17 ottobre per vedersela con l’Albino Leffe al Liberati con inizio previsto per le ore 18,30. Nel turno successivo, il 21 ottobre, trasferta a Trieste dove si giocherà alle 14,30, per poi tornare a giocare giocherà al Liberati e precisamente il 24 ottobre, calcio di inizio alle 20,30, affrontando il Rimini per, poi, giocare tre giorni dopo, il 28, sempre in casa contro la Sambenedettese di Fedeli alle 18,30.
Si arriva, quindi, al mese di novembre per affrontare il 4, orario ancora da decidere, in trasferta il Monza di Berlusconi e tre giorni dopo, il 7, a Fano alle 20,30 si giocherà contro la formazione locale.
Nel programma ci sono ancora tre partite ovvero Ternana Gubbio, l’11 novembre, orario da decidere, mentre il 18 la Ternana dovrà giocare in casa dell’Imolese, anche in questa circostanza orario da concordare, mentre il 21 al Liberati alle ore 20,30 scenderà la Feralpi-Salò, la squadra allenata da Mimmo Toscano.
Cambiamo argomento e passiamo ad analizzare gli incidenti di Pesaro avvenuti dopo la fine del match le cui cause sono tuttora non chiare anche perchè le immagini sono davvero scadenti come riportano alcune fonti.
Sull’accaduto intervengono i ragazzi della Curva Nord che in serata hanno diffuso un comunicato il cui contenuto integrale lo riportiamo qui sotto:
“Purtroppo come troppo spesso accade in questi casi” si legge in comunicato della Curva Nord “Tante parole vengono dette e scritte senza avere l’intelligenza o il buon senso (soprattutto se si svolge il lavoro di giornalista) di informarsi. Stiamo parlando dei fatti accaduti nel post partita tra Vis Pesaro e Ternana. La notizia è quella diffusa in questi giorni (auspichiamo non in malafede) che addossa la responsabilità ai supporters rossoverdi di tafferugli che hanno portato al ferimento di un dirigente della squadra mobile di Pesaro.
La realtà è ben diversa, ci limitiamo solamente a raccontare alcuni fatti: una macchina di tifosi rossoverdi parcheggiata in una via adiacente allo stadio è stata oggetto di danneggiamenti, la notizia è girata durante il deflusso dei tifosi ospiti creando una certa apprensione ma in un contesto di completa tranquillità, fino all’arrivo di tre camionette delle forze dell’ordine. Da lì a seguito di un comportamento inspiegabile quanto inaspettato soprattutto in virtù (lo ripetiamo) di una situazione di totale tranquillità è scaturito il malore al dirigente della mobile ma anche il ferimento di diversi tifosi e il danneggiamento di alcuni mezzi.
Non è nostra volontà né consuetudine cercare giustificazioni, ma da cittadini auspichiamo che venga fatta chiarezza sulla vicenda. Certi comportamenti (sottolineati anche da alcune forze dell’ordine presenti) non fanno altro che alimentare un clima di insicurezza e di tensione tutt’altro che necessari. In particolare non vorremmo che, come troppo spesso accade, si sfrutti il nome degli ultras come capri espiatori. Questa nostra preoccupazione è ancor più avvalorata dopo che, nella giornata odierna, sono uscite alcune affermazioni con il quale si vuole imporre una versione dei fatti che però desta diverse perplessità.
Prima di tutto si tende ad evidenziare più volte come le immagini video sono di scarsa qualità a causa del buio e dell’impianto di videosorveglianza (addirittura potenziato) che in quel tratto non riprende. Si parla della caccia al pesarese quando si sottolinea che i tifosi pesaresi sono già tutti lontani. Il vicequestore (non in uniforme) viene colpito da dietro (pertanto senza vedere il responsabile del gesto) a seguito “di una manovra di aggiramento” azione di per se improbabile in una fase di carica. Si parla di fumogeni e bastoni quando nei video pubblicati in rete non ce n’è traccia.
La nostra è stata una scelta di vita e siamo sempre pronti a pagare le conseguenze dei nostri errori, ma proprio per questo, è giusto che ognuno si assuma le proprie responsabilità. Invitiamo inoltre chi scrive o qualche sindacalista (alla ricerca di mera visibilità) ad informarsi prima di cercare il titolo ad effetto, perché le parole possono fare molti più danni degli ultras “.