foto di Belloni tratta da www.ternanacalcio.com
Partita in chiaroscuro per la Ternana che non riesce a ritrovare la strada verso la vittoria che manca ormai da quattro giornate da quando cioè ha battuto in trasferta il Novara che da allora si è permesso il lusso di andare a vincere a Cagliari, prima e a Pescara, poi.
Un pareggio a reti bianche quello di ieri che muove la classifica e alla luce dei risultati delle altre compagini risulta essere utile anche se non fa luccicare gli occhi per quello che si è visto in campo.
Una squadra, la Ternana, che affrontava una formazione avversaria che a livello individuale ha dei valori importanti, che non ha convinto in pieno anche perchè forse gli effetti delle tre sconfitte consecutive, uniti agli effetti del derby con conseguente ritiro, si sono fatti sentire sulla psiche dei giocatori.
Qualche elemento di positività dalla prestazione di ieri, comunque, possiamo tirarla fuori come ad esempio la superba prestazione di Antonio Palumbo. Il ragazzo, chiamato in causa in extremis per le non perfette condizioni fisiche di Busellato, ha disputato un’ottima partita: aggressivo, tignoso, ottima visione di gioco con lanci che hanno illuminato la scena del Liberati, ma anche sfrontato in quelle due circostanze in cui ha tentato la conclusione, ha dimostrato che può dare con contributo importante alla manovra e che merita un po’ di considerazione in più. Certo, è uscito stremato ma l’autonomia per i 90 minuti di gioco la si acquista solo giocando con una certa continuità. Ieri, insomma, Palumbo ha dimostrato a Breda che lui c’è e che può dare una mano consistente alla causa rossoverde.
L’altra nota positiva è rappresentata da Janse, schierato nel ruolo di Vitale, che se l’è cavata egregiamente anche se ha avuto come avversari sulla sua fascia ora Dumitru, ora Ammari e nel finale anche Mbaye. E’ vero, ha spinto meno del solito, ma era naturale che fosse così per uno che non è abituato ad impegnarsi nella fase difensiva. La partita di ieri, comunque, ha mostrato a Breda che, in attesa di Vitale, può scegliere tra Valjent e Janse e a giudicare da quello che si è visto ieri ci sembra che l’olandese risulti meno “ adattato “ in quel ruolo rispetto al giovane slovacco.
Abbiamo parlato in apertura di una Ternana in chiaroscuro ed allora dopo le cose positive andiamo ad analizzare gli aspetti che non ci hanno convinto in pieno iniziando dalla constatazione che in casa vicino a Ceravolo forse è opportuno schierare un altro attaccante. E’ lecito, però, chiedersi chi. Le condizioni di Avenatti non danno spazio, purtroppo, a speranze di una rinascita immediata dell’uruguagio, per la prima volta ieri Breda ha sottolineato che deve essere proprio lui a metterci più voglia per risolvere le sue problematiche, Gondo ha perso la fiducia del pubblico che lo ha fischiato al suo ingresso in campo e quindi non può giocare in un contesto a lui ostile, per cui non resta che Dugandzic. Il ragazzo, però, finora è stato poco utilizzato ed è spontaneo chiedersi se possa essere in grado di assolvere a quelle incombenze di un attaccante centrale. Siamo anche consapevoli, però, che alla 31^ giornata disputata non è più tempo di esperimenti, ma contemporaneamente anche preoccupati perchè riteniamo che Ceravolo non possa continuare a scattare 50 volte a partita mantenendo la lucidità necessaria sotto porta. Insomma, è un bel dilemma e di non facile risoluzione.
L’altro aspetto, e sempre offensivo, che preoccupa è che la Ternana si accende soprattutto quando si accende Falletti. E’ inutile nascondersi dietro a frasi fatte o a luoghi comuni, è lui il trascinatore della squadra e non è un caso che finchè ha avuto birra in corpo e fin quando Gautieri non lo ha “ schermato “ è stato micidiale nelle ripartenze. Qualche tocco di troppo, qualche triangolazione non riuscita, qualche ultimo passaggio impreciso non hanno consentito alla Ternana, pur avendone le opportunità, di passare in vantaggio. Non ci sono dubbi, però, se funziona Falletti qualcosa davanti si crea. Il problema è mettere a frutto le iniziative dell’uruguagio. Insomma, forse è il caso di trovare delle alternative perchè se Falletti non è in giornata o viene bloccato dalle mosse dei tecnici avversari allora son dolori.
L’altro aspetto che va analizzato è quello di un leggero calo nella ripresa soprattutto nella brillantezza ma in questo caso, però, può rappresentare una parziale giustificazione il fatto che gli attacchi febbrili di Coppola, Falletti, Busellato, le non perfette condizioni fisiche di Gonzalez possono aver influenzato la prestazione sul piano fisico di tutto il complesso.
L’ultimo aspetto che va analizzato è rappresentato dai due pericoli corsi nel secondo tempo ovvero la facilità con cui Mbaye, fortunatamente il suo tiro si è spento sul fondo, e Dumitru si sono presentati da soli davanti a Mazzoni, graziato dalle conclusioni poco felici degli attaccanti.
Insomma, i motivi per riflettere sulla prestazione di ieri non mancano ma aver superato indenne un turno affrontato non certo nelle migliori condizioni, sul piano fisico, mentale ed ambientale, potrebbe risultare significativo per un ritorno alla normalità che va affrontata, però, con grande umiltà e spirito di sacrificio perchè il campionato non concede alla Ternana ulteriori bonus e visti anche i prossimi impegni non c’è da star tranquilli. Avellino e Entella in trasferta e Pescara e Crotone in casa sono impegni che possono decidere una stagione.