E così con la conquista della Coppa Italia da parte della Viterbese naufragano nel nulla le speranze di play off della Ternana.
Una vittoria meritata e per la condotta sparagnina, rinunciataria del Monza nella ripresa e perché la formazione laziale ci ha creduto fino alla fine trovando con un po’ di fortuna il gol che le ha regalato la Coppa Italia.
Delusione Monza e delusione dei tifosi ternani, di coloro che confidavano in un riscatto dei rossoverdi nelle partite dei play-off.
Stagione finita, quindi, quella della Ternana anche se Gallo continuerà ad allenare la squadra e non sarà certo dietro l’angolo il giorno in cui decreterà lo ” sciogliete le righe “.
Del resto non si possono concedere due mesi di vacanza a giocatori perché sarebbe un periodo di inattività troppo lungo.
Ora Gallo e Leone avranno tempo a volontà per gettare le basi per la prossima stagione iniziando dal decidere chi confermare o meno di coloro che sono ancora sotto contratto e ritenuti validi ed utili alla causa rossoverde per la prossima stagione.
Dovrebbero essere 11 i giocatori sotto contratto, ma è certo che non tutti resteranno e perché non rientreranno nel progetto tecnico della società e perché per alcuni il rapporto con la piazza, con la tifoseria non è idilliaco.

Tempo ne hanno, l’importante è non farne passare troppo, agire con lucidità senza farsi condizionare da nomi o da curriculum eclatanti.
Giocatori giovani interessanti per la categoria, come abbiamo visto, ce ne sono in giro e la Ternana deve assolutamente accaparrarsi quelli bravi, quelli ad esempio che hanno fatto la differenza nel Sud Tirol, nell’Imolese, nell’Albinoleffe, nella Giana Erminio. I Lunetta, i De Cenco, i Morosini, i Garattoni sono solo alcuni esempi.
L’esperienza di quest’anno deve aver insegnato qualcosa, basta averne fatto tesoro!
Del resto la Ternana ha il blasone e gli argomenti giusti per convincere chiunque ad indossare la maglia rossoverde.
E possibilmente farlo non continuando a dissanguare la società di via della Bardesca con acquisti che sul piano dell’ingaggio, almeno virtualmente, sono di un’altra categoria e non di serie C come la dura realtà suggerisce.
Con un po’ di acume tecnico e di abilità nel condurre e nell’individuare le trattative giuste si può costruire una squadra competitiva senza spendere 9 milioni di euro come è stato fatto nella stagione corrente.
Anche perché la richiesta di risarcimento è stata rigettata e con essa è tramontata anche la possibilità di fare i play-off.
Peggio di così per il presidente Bandecchi non poteva andare, anche perché al suo arrivo aveva un direttore sportivo e un allenatore che oggi stanno in paradiso o quasi: Pagni ha alzato la Coppa Italia al cielo con la Viterbese oltre ad aver guadagnato l’accesso ai play-off come terza, e Liverani che, dopo la promozione in B della scorsa stagione, sta lottando con il suo Lecce per la serie A.
Come dire, c’è da mordersi i gomiti, presidente Bandecchi!