Pomeriggio effervescente all’Antistadio Taddei per un battibecco tra Palumbo e Carbone che ha consigliato il tecnico a mandare il centrocampista a fare la doccia in anticipo. A fine allenamento, poi, il centrocampista ha chiesto scusa al tecnico ed è tutto rientrato per cui se negli allenamenti che restano Palumbo impressionerà positivamente il tecnico sarà lui a guidare il centrocampo rossoverde.Nell’allenamento pomeridiano differenziato per Coppola, per Bacinovic e per Avenatti che, purtroppo, non ha ancora smaltito completamente l’affaticamento ai flessori della coscia destra che ne mette in dubbio la presenza a Ferrara. In campo con Palombi è stato provato Dugandzic che ha ben impressionato il tecnico rossoverde e non è escluso che possa essere proprio lui ad iniziare il match in considerazione delle non perfette condizioni fisiche dell’uruguagio.Nella partitella a ranghi contrapposti, in considerazione delle assenze degli squalificati Zanon e Di Noia, il tecnico ha provato una difesa con Meccariello, Masi, Valjent, Germoni, mentre a centrocampo ha collaudato la terna formata da Defendi, Palumbo, Petriccione con Falletti ad agire in mezzo tra i reparti di centrocampo e di attacco. Con l’uscita di Palumbo al centro ha giocato Petriccione con Di Livio a sinistra, mentre nella parte finale dell’incontro è stato provato Valjent come centrale di centrocampo con Defendi e Petriccione ai lati e Sernicola a destra.
A fine allenamento incontro in sala stampa con Simone Aresti che ha ribadito la sua fiducia nei suoi compagni ed ha ribadito che la squadra fino ad ora ha risposto sempre bene negli scontri con le grandi squadre perdendo, purtroppo, gli scontri diretti come quello di sabato scorso contro il Vicenza. Per Aresti la matricola estense vanta il miglior rendimento realizzativo casalingo che avvalora la pericolosità della squadra di Semplici tra le mura amiche, ma non per questo la Ternana deve assumere un atteggiamento difensivistico. Deve giocarsela a viso aperto come ha fatto con Entella, Carpi e Frosinone anche perchè chiudersi non rientra nella mentalità della squadra di Carbone.