La proprietà della Ternana in capo alla famiglia Longarini è ai titoli di coda?
Tutto lascerebbe presupporre per il si. Dal prolungato silenzio che ha conosciuto il culmine in occasione della miracolosa e meritata salvezza della squadra a quello con il tecnico e con il direttore sportivo che, almeno fino a ieri, stavano ancora aspettando una chiamata dalla proprietà.
Nel corso della gestione societaria targata Longarini, soprattutto sotto la presidenza di Zadotti, si è parlato spesso di interessamenti da parte di terze parti per il passaggio di proprietà della società rossoverde, ma tutte, poi, dissoltesi nel nulla. O perchè non avrebbero garantito una buona solidità sul piano economico- finanziario o perchè si sarebbe trattato di interessamento di personaggi in cerca di pubblicità.
Questa volta, però, sembra proprio che i Longarini siano intenzionati a cedere la società anche se al momento non sembrano esserci alla porta imprenditori, o presunti tali, intenzionati a dare il cambio alla famiglia romana. Anche se non ufficializzato o confermato, sarebbe uno studio legale ternano interessato dalla proprietà a valutare eventuali offerte che dovessero presentarsi.
Sarebbe, però, importante comprendere se in mancanza di acquirenti la famiglia Longarini garantirebbe ugualmente l’iscrizione al prossimo campionato di serie B entro la scadenza del 30 giugno 2017 in attesa degli eventuali ed ulteriori sviluppi sulla futura ed eventuale vendita della società.
A 35 giorni, infatti, dalla scadenza del 30 giugno appare improbabile trovare, in un lasso di tempo così breve, degli acquirenti, possibilmente attendibili e rispettosi degli impegni assunti, e sbrigare tutte le formalità per l’iscrizione, compresa la presentazione della fidejussione che, se non andiamo errati, dovrebbe essere di 800 mila euro.
Scenari non troppo confortanti, quindi, che si aggraverebbero ulteriormente se l’attuale proprietà non provvedesse ad iscrivere la società per il prossimo torneo di serie B.
Quelle che saranno le future mosse della società di Viale Aleardi forse le si potranno conoscere nel dettaglio a breve e solo allora si potrà dedurre se effettivamente si è ” ai titoli di coda ” , come ventilato all’inizio, con la gestione Longarini e in che modo, eventualmente, ci si arrivi.
È solo questione di ore, ormai!