Se ne è andato un altro pezzo di storia della Ternana. Non di quella Ternana che scende in campo, ma di quella di quegli addetti che dietro le quinte lavorano, operano in anonimato e in umiltà affinché tutto sia in ordine e tutto vada per il meglio. Se ne è andato Franco Ortolani che, insieme alla moglie, la signora Federica, è stato per tanti anni il magazziniere della Ternana. Per tanti anni, una ventina circa, hanno custodito gelosamente tutto quello che avveniva all’interno di quei locali e con la loro discrezione sono stati esemplari nell’espletare la loro attività. Sono tanti i ricordi che mi hanno legato personalmente a Franco, persona di grande gentilezza e generosità. Quello era un altro calcio, un calcio più alla portata di tutti, con meno limiti, con minori lacciuoli e con un pò più di libertà nell’intervistare o parlare con i giocatori e con il mister e con gli altri addetti ai lavori. Oggi lo si deve fare in gran segreto per non incorrere in reprimende e sanzioni.
Quei cancelli sono off limits e nessuno può oltrepassarli e per Franco sarebbe stata una sofferenza non poter avere rapporto con qualcuno, non poter offrire il suo caffè a coloro che varcavano quei cancelli. Non tutti, a dire il vero; io però ero, e lo sono tuttora, orgoglioso di essere stato uno di quei pochi che ha potuto gustare il suo caffè al Liberati e nei dopo partita in trasferta.
Dopo l’esperienza con la Ternana, terminata non proprio nel modo migliore, Franco e Federica hanno collaborato con la Polisportiva Campitello. Ricordo ancora un pomeriggio di primo inverno, io ero andato ad intervistare Paolo Tagliavento che in quel periodo si allenava lì, e lui mi invitò a visitare il magazzino manifestando il proprio orgoglio per come lui e Federica l’avevano sistemato. Ed effettivamente tutto era in ordine, tutto sistemato con maniacale precisione. Insomma il solito frutto del lavoro certosino della coppia Franco-Federica.
Franco se ne è andato nel pomeriggio di oggi mentre era ricoverato all’Ospedale di Terni e i suoi funerali si svolgeranno domenica mattina alle 11,30 presso la Chiesa di San Valentino.
Lo ricorderò sempre lì, seduto sulla panchina sistemata vicino alla bandierina del calcio d’angolo a seguire con trepidazione la partita delle Fere insieme a qualche giocatore o a qualche collega incaricato della manutenzione del manto erboso del Liberati.
Alla signora Federica, sua moglie, ai suoi familiari più cari tra i quali la nipote, Sara, legatissima al nonno, alla figlia Antonella e a suo marito Maurizio, e agli amici che lo hanno conosciuto le condoglianze personali e quelle della redazione di www.terninrete.it.