Nessun miracolo a Verona. La Ternana perde la sua 15^ partita in campionato, la quinta consecutiva e vede allontanarsi ancora di più la quota salvezza. La solita Ternana, che non ha nemmeno sfigurato al cospetto di un avversario sicuramente superiore ma anch’esso in grandissime difficoltà, ma che evidenza tutte le sue insufficienze sotto il profilo caratteriale e atletico. Una Ternana che vanta il record delle sconfitte (15) , la peggior difesa del campionato (40 subiti) e il secondo peggior attacco (22 gol). Numeri da brividi che danno il senso del campionato della Ternana fin qui.
Ora servirebbe l’impresa, servirebbe un vero e proprio miracolo per ribaltare un destino che sembra già scritto. La Ternana ha tre scontri diretti alle porte, due consecutivi in casa (Pro Vercelli e Trapani) , il terzo in trasferta , a Cesena. Le residue speranze di salvezza , dunque, sono nelle mani dei rossoverdi che saranno gli artefici del proprio futuro. E non potranno accampare altre attenuanti.
LA PARTITA.
Al primo affondo (13°) il Verona passa. Forse c’è un fallo su Di Noia, non ravvisato dall’arbitro, l’azione prosegue , Pazzini in area, in diagonale, batte Aresti. La reazione della Ternana è buona. Prima c’è un colpo di testa di Avenatti sul quale si supera Nicolas e poi Pettinari è travolto in area dal portiere veronese. E’ rigore. Sul dischetto va Avenatti che spiazza Nicolas ma angola troppo e la palla esce.
Al 43° Bessa obbliga Aresti alla deviazione in angolo. Un minuto dopo, angolo di Romulo, testa di Caracciolo, traversa, il più veloce di tutti è Pazzini che, da due passi, depone in rete. Si va al riposo sul 2-0 per il Verona.
Nella ripresa succede pochissimo. Si vede in campo anche Sissoko (un mezzo disastro). Al 33° è ancora Bessa a obbligare Aresti a salvarsi in angolo. Al 40°, Coppola per Meccariello, colpo di testa e bellissimo gol ma Meccariello era in fuorigioco. Tutto inutile, dunque. Prima della fine ci prova Pettinari su punizione ma la sua conclusione finisce di poco alta.