Allenamento mattutino ieri per la Ternana, impegnata dapprima in una parte tattica, in una atletica e, in conclusione, in una partitella a ranghi contrapposti. Non è mancato, purtroppo, l’inconveniente che questa volta ha coinvolto Surraco che, per un affaticamento muscolare, è uscito dal campo per precauzione poco dopo l’inizio dell’allenamento.
Assenti Coppola, ha iniziato il ciclo di terapie dopo l’infortunio di Vercelli, e Di Livio, mentre Di Noia ha svolto un lavoro differenziato con il preparatore atletico Scaglia e dovrebbe essere ormai imminente il suo ritorno in gruppo. E’ rientrato a lavorare a tutti gli effetti con i compagni, invece, Della Giovanna, raggiante in volto per aver debellato quel fastidioso dolore che insorgeva quando l’interista intensificava il lavoro. E con lui rientrato in gruppo anche Dugandzic.
Sin qui il notiziario e andando a guardare in avanti verso il match contro il Trapani c’è ancora qualche dubbio da parte di Carbone anche se il 4-3-1-2 dovrebbe essere il modulo da adottare. Gli interpreti? In porta Di Gennaro con una difesa formata da Sernicola, Valjent, Meccariello, Germoni, a meno che il tecnico non riproponga Valjent a destra al posto della squalificato Zanon ed in questo caso Contini o Masi andrebbero ad affiancare Meccariello, a centrocampo, invece, si profila la scelta di Defendi, Bacinovic, Petriccione mentre in avanti Falletti dovrebbe giocare dietro alle due punte Avenatti, in ombra nell’allenamento di ieri, e la Gumina, rivitalizzato dal gol messo a segno con l’Under 20 contro la Svizzera.
C’è anche Palumbo, però, che, in virtù del buon primo tempo di Vercelli, reclama una maglia dal titolare.
Oggi pomeriggio altra seduta di allenamento e forse si potrà avere una visione più realistica di quelle che sono le intenzioni di Carbone.
Sul fronte Trapani la notizia del giorno è che non ci sarà Coronado contro i rossoverdi in quanto ha riportato una distrazione muscolare al bicipite femorale sinistro per cui dovrà sottoporsi ad un ciclo di terapie prima di tornare a giocare. Ci sarà, invece, Lito Fazio, bandiera della Ternana giubilata al termine della stagione 2014-2015 come se fosse un giocatore qualunque. Fazio era una bandiera di quella Ternana, era il capitano e meritava la riconferma per il suo attaccamento alla maglia, per la sua professionalità, per il suo cuore e per la determinazione oltre che per il suo rendimento. E, invece, niente.
E’ stato lasciato andar via senza una telefonata. Lui, che era stato il protagonista di quel gol a Modena che aveva consentito alla Ternana di Tesser di imboccare la strada della salvezza. Qualcuno non ha gradito quelle sue dichiarazioni nel dopo partita di Ternana – Pro Vercelli, persa in casa dai rossoverdi, in cui Fazio dichiarò senza mezzi termini che si stava rischiando ” l’osso del collo ” e che per salvarsi occorreva cambiare registro.
Parole forti, d’accordo, ma pronunciate da chi teneva a quella maglia e che ebbero il loro effetto perchè in pochi giorni la squadra si ritrovò, si ricompattò e compì l’impresa di conseguire la salvezza. E grazie anche all’uscita allo scoperto di Lito Fazio.
Ora lui, che ha giocato 25 partite in Prima Divisione e 93 in serie B con la maglia rossoverde, sta giocando con il Trapani ed anche in Sicilia è diventato un beniamino per la sua generosità.
Del resto come disse Serse Cosmi al termine di un incontro vinto contro i rossoverdi in Sicilia ” Chi ha Fazio se lo tiene ben stretto “.
Come dargli torto!