La Ternana si morde le mani. Fatali ancora i minuti dell’extra-time. E se a Como il pareggio si trasformò in sconfitta , oggi pomeriggio la vittoria si è trasformata in pareggio. Tutta colpa di un calcio di rigore concesso dall’arbitro al 48° per una entrataccia di Pyythia su Cisco. Pyythia prende la palla ma nettamente anche le gambe dell’avversario che finisce sull’erba del Liberati inzuppata di pioggia. Rigore confermato rapidamente dal Var e trasformato impeccabilmente dal capocannoniere del campionato Casiraghi che, fin lì, non si era proprio visto. Un po’ come tutto il Sudtirol che, in pratica, non era mai andato al tiro con pericolosità dalle parti di Iannarilli, assolutamente inoperoso.
A ben vedere l’unica avvisaglia di ciò che sarebbe successo di lì a poco si è avuta al 45°, all’inizio dei minuti di recupero quando Lunetta ha avuto sui piedi la palla per pareggiare, si è creata una mischia pericolosissima in area rossoverde ma la Ternana si era riuscita a salvare. L’unica volta, un pizzico di fortuna dalla parte della squadra di Lucarelli. Tutto inutile, tutto vanificato da quell’entrata di Pyythia.
E comunque, errori e ingenuità continuano a mortificare le prestazioni della Ternana che anche oggi si è dimostrata quanto meno all’altezza del competitor. Ma……ma una palla facile sbagliata da Corrado ha innescato l’azione che ha portato al rigore. Da una ripartenza fallita abbiamo subito l’azione del rigore. E poco prima lo stesso Corrado non è riuscito a concretizzare un veloce contropiede scagliando la palla su Poluzzi in Uscita. Errori pesantissimi, pagati a caro prezzo.
Il vantaggio , all’interno di un primo tempo soporifero, era stata messo a segno da Casasola con una bella girata di testa su angolo di Falletti. A proposito di Falletti, sarà un caso, ma come esce lui dal campo, prendiamo gol. Fossi in Lucarelli la smetterei con questa cosa della sostituzione del capitano, a meno che non la chieda lui. Non è questione di centimetri, è che un leader è un leader e dovrebbe stare in campo sempre, finché ce la fa.
Non c’è nemmeno il tempo di metabolizzare la delusione, e forse è meglio. Tutta la rabbia per l’ennesima beffa subita meglio scaricarla ad Ascoli nell’infrasettimanale. La vittoria non basta più annusarla, è necessario conquistarla!