Il Ministro dell’Interno, recependo la proposta formulata dall’Ufficio Immigrazione della questura di Terni, ha disposto l’allontanamento dal territorio nazionale per cinque anni di un romeno, ritenendo la sua condotta fortemente criminale ed oltremodo crudele e configurando il soggetto come persona pericolosa per l’ordine e la sicurezza pubblica nonché capace di reiterare i reati commessi costituendo di fatto una minaccia concreta ai diritti fondamentali delle persone. È l’epilogo di una terrificante storia di violenze, soprusi e sfruttamenti ai danni non solo della convivente delllo straniero ma soprattutto e del figlio di lei di 7 anni. La vicenda, che sconvolse la città, venne alla luce, grazie all”attività investigativa degli uomini della Squadra Mobile, nel corso del 2016. In un locale ricavato a ridosso della camera da letto dove la donna quotidianamente riceveva i clienti per prostituirsi, era stato fatto un foro dal quale l’uomo insieme al bambino assisteva alle “performance” sessuali.
Le immagini registrate dagli investigatori hanno raccontato poi una storia fatta di sevizie, di violenze fisiche e psicologiche, di soprusi soprattutto ai danni del minore che era oggetto di ogni tipo di maltrattamenti utilizzando corde e cavi elettrici per picchiarlo oltre a farlo sostare nudo in piedi o in ginocchio per tempi prolungati. Per queste brutalità il romeno venne arrestato con l’imputazione di maltrattamenti, sfruttamento della prostituzione, abuso e violenza sessuale anche ai danni di un minore. All’atto della scarcerazione, nei giorni scorsi, l’Ufficio Immigrazione della Questura di Terni diretto dal Vice Questore Aggiunto Francesca Peppicelli, ha immediatamente avviato un’articolata procedura volta al rimpatrio al paese d’origine, subito recepita dal Ministro dell’Interno. Così, nel corso della notte personale della Squadra Volante ha rintracciato l’uomo in provincia di Terni e nonostante le resistenze poste in essere sia da lui che dalla madre presente in casa, lo ha condotto presso gli uffici della Questura. Il romeno è stato successivamente accompagnato da personale specializzato all’aeroporto di Fiumicino per essere rimpatriato.
Il minore è stato collocato presso l’abitazione dei nonni materni.