Portare 700/800 persone a Norcia per una partita che sul piano tecnico era non particolarmente significativa può essere considerato un successo che fa ben sperare per il prosieguo.
L’entusiasmo è quello giusto, sia per quanto riguarda la tifoseria organizzata che per quella, invece, che si muove in moto autonomo, ed è un presupposto importante per vivere una stagione se non da protagonisti almeno non da pene e da paure in continuazione.
Ed alla luce di quanto visto veniamo a fare alcune considerazioni riguardanti l’organico attualmente a disposizione di Sandro Pochesci che, per ammissione dello stesso tecnico, abbisogna di adeguati innesti di giocatori che conoscano la categoria e soprattutto che apportino personalità e qualità in fase offensiva.
Aldilà delle prove non indicative delle due amichevoli la squadra, salutata anche dall’affetto dei sostenitori rossoverdi, può dirsi quasi al completo nel reparto difensivo ed in quello di centrocampo. carente, invece, in quello offensivo.
In fase difensiva, avute le adeguate conferme sulla permanenza a Terni di Biagio Meccariello, ci sembra che siano delle garanzie Valjent ( nella foto a sx ), ma non è una novità, Marino, Di Sabatino e Signorini ma manca a nostro avviso quell’elemento che faccia rendere tutti al meglio come lo è stato nella passata stagione Diakité.
Il centrocampo ci sembra un reparto ben assestato e concepito con Paolucci, Bordin, Varone, Favalli, Defendi, Sernicola che costituiscono l’osssatura principale e con dei giovani interessanti pronti a dare il proprio contributo come Zanon, Sernicola, Di Paolantonio. Anche in questo reparto nevralgico del campo un innesto di qualità e di esperienza sarebbe, a nostro avviso, necessario.
Il reparto più carente, perché la serie B non è la Lega Pro, è quello offensivo dove Tiscione, che al momento è il più brillante, e dove Albadoro deve fornire ancora adeguate garanzie in zona realizzativa. Poi, c’è Salvemini che forse è una delle note liete di questo avvio di stagione: forte di testa, forte fisicamente non disdegna di battere a rete con il suo potente tiro ed in caso di necessità è in grado di dare il proprio contributo alla causa. Non ancora giudicabile Montalto così come Carretta, arrivato in ritardo in ritiro e che paga una condizione approssimativa. I mezzi atletici e tecnici, però, l’ex Matera sembra averli tutti.
E’ qui che la Ternana di oggi accusa le maggiori difficoltà e dove deve intervenire pesantemente: si sa che acquistare una punta non sia facile perché chi ce l’ha di un certo spessore se la tiene ben stretta e perché richiede investimenti di un certo rilievo. Diventa ancor più complicato se, invece, di una se ne devono acquistare due/tre, ma l’investimento diventa necessario per non soffrire, per non rischiare e per non perdere per strada quell’affetto e quella passione dei tifosi che sembrano aver ritrovato.
E’ forse il caso che il patron Bandecchi, dopo aver fatto tutto in fretta avvalendosi dell’opera del presidente, Stefano Ranucci, compresa la composizione di una rosa quasi al completo ai primi di luglio, riveda la sua stima del budget per permettere operazioni necessarie, indispensabili per ben figurare e per non soffrire in serie B!
Di tempo ancora ce n’è e le attuali pecche possono trovare ancora una soluzione!