le foto sono di Vincenzo De Gregorio
D’accordo, era un partita difficile contro una squadra costruita per primeggiare e per riguadagnare subito la serie A, che l’arbitro, il mediocre Saia, ha incanalato il match con l’espulsione di Meccariello, ma qualcosa non è andata nel verso giusto nella Ternana.
Analizzando e riflettendo sui primi trenta minuti del match ovvero fino a quando il risultato era fermo sullo zero a zero la Ternana ha sofferto molto le azioni sulla fascia destra dove gli scaligeri per ben 4 volte hanno creato pericoli con il forte terzino basso Souprayen, con Bessa e Valoti che si alternavano con Fossati da quella parte, penetrando senza particolari ostacoli nell’area rossoverde. Diversi i campanelli di allarme squillati, almeno tre le circostanze, ed al quarto, purtroppo, è arrivato il fallo di Valjent, la concessione del calcio di rigore e il madornale errore dell’espulsione di Meccariello. E giocare in inferiorità numerica contro un Verona così quadrato, equilibrato e forte tecnicamente è stato assolutamente proibitivo.
E’ vero, poi, che la Ternana prima del gol degli scaligeri e dopo i primi 20 minuti, in cui la squadra di Pecchia aveva avuto il predominio, aveva preso le misure e stava giocando alla pari, ma il gol ha rotto gli equilibri costruiti a fatica ed il Verona ha avuto la strada spianata verso la vittoria.
Si è discusso molto sull’espulsione di Meccariello e dell’errore madornale in cui è incorso Saia ed altrettanto lo si è fatto sulla mossa di Carbone nel tentativo di ricompattare la squadra vista l’inferiorità numerica. Il tecnico rossoverde ha optato per restare con tre punte in campo, Avenatti, La Gumina e Falletti, arretrato a centrocampo, e per l’inserimento di Sernicola in difesa con l’esclusione di Palumbo, con il ritorno di Valjent centrale in coppia con Contini. Forse, a nostro avviso, sarebbe stato più opportuno restare compatti con Palumbo in campo e con l’uscita di La Gumina in modo da lasciare intatto sia il reparto difensivo che quello di centrocampo. Certo, parlare a posteriori è facile, ma questa ci sembra che fosse la soluzione più adeguata perché ad esempio Falletti lontano dalla tre quarti avversaria è diventato meno pericoloso e più controllabile dagli avversari oltre che meno lucido per la quantità di chilometri che ha dovuto macinare.
Nell’analisi del match, poi, non si può ignorare l’importanza che ha per questa squadra un giocatore come Zanon che si avverte solo quando il forte numero 2 è assente. E’ stato evidente, ieri al Liberati, quanto sia importante questo giocatore per gli equilibri, per la sua determinazione ed esperienza. E, purtroppo, Valjent non è riuscito a sostituirlo con efficacia anche perché non aiutato dai compagni visto che spesso si è trovato ad affrontare l’1 contro 2 ed il tre contro due. Anche Coppola, infatti, cresciuto di molto nella ripresa, nel primo tempo ha pagato il fatto di essere stato lontano dal terreno di gioco per tre settimane: impreciso, impacciato nella corsa ha faticato a trovare il ritmo partita e non ha potuto offrire, così come avrebbe voluto, il suo valido aiuto a Valjent. Crediamo, poi, che l’aver scisso l’accoppiata Meccariello- Valjent non sia stata una mossa felice. Forse, però, Carbone non se l’è sentita di schierare in partenza due difensori bassi giovani come Sernicola e Germoni.
Aldilà delle considerazioni sopra fatte, comunque, la Ternana ha perso contro una squadra forte e ci sta perdere contro il Verona anche se i segnali emersi vanno valutati attentamente. Purtroppo, però, gli effetti non sono trascurabili: a Vercelli, infatti, Carbone dovrà rinunciare per squalifica a Meccariello, non avrà a disposizione Valjent, impegnato con la nazionale Under 21 slovacca, non potrà recuperare Di Noia e Della Giovanna e resta in dubbio anche la presenza di Avenatti che nello scontro con Maresca ha riportato una ferita al labbro superiore, suturata con alcuni punti.
Insomma, non sarà una settimana facile quella che porterà verso Vercelli!