“Onde” è il nuovo singolo delle Black Sheeps.
In questo nuovo brano il fluire della vita è rappresentato dalle onde che, sempre in movimento, arrivano sulla spiaggia, tornano indietro e prendendo la rincorsa, provano ad andare un pò più avanti nel loro cammino, senza mai arrendersi ….. metafora perfetta della vita che fa tanti giri, ma ci riporta sempre al centro di noi stessi, punto dal quale è sempre possibile trarre la forza per ricominciare.
Il testo e il video di “Onde” portano con sé tutta la malinconia di una stagione appena passata, un’estate finita che diventa lontana, sognata e sognante in pieno autunno, una stagione perduta, esattamente come la giovinezza agli occhi di un’altra età.
Come dell’estate si ricorda solo il caldo, il sole e la leggerezza delle giornate senza fine, dagli anni passati il tempo ha edulcorato le sofferenze, lasciandoci solo il distacco di una dolce nostalgia.
“Onde” è un resoconto sulla vita che arriva come un soffio sul cuore, con un sorriso in bocca, con una serenità che permette di osservare lo scorrere del tempo, esattamente come si osserva lo scorrere delle stagioni.
Le Black Sheeps questa volta stupiscono il loro pubblico proponendo un brano intimo, emotivo, onirico, che “oltrepassa il confine del rock”, come ci tengono a sottolineare, senza però perderlo di vista.
Un brano di 4 minuti dove il cantato lascia spazio alla musica, calibrata con cura. l’idilliaco violoncello di Giuseppe Tortora e l’intimità del pianoforte di Riccardo Ciaramellari (suoi gli arrangiamenti del brano) danzano in simbiosi totale con l’eleganza della chitarra elettrica di David Pieralisi e la ritmica morbida della batteria di Saverio Federici, dando vita ad un crescendo sonoro, evanescente e crudo allo stesso tempo.
Per il video di “Onde” le Black Sheeps si sono trasferite a Santa Marinella dove, ancora una volta, la crew di Sound Meeter colora le parole delle cantautrici con un video curato alla regia da Giacomo Latorrata per una produzione della So.me.entertainment.
La copertina del singolo è firmata dall’artista ternano Filippo Diana.